Conferenza stampa Tudor pre Juve Borussia Dortmund: «Non penso mai a dove possiamo arrivare… Tutti vogliono giocare la Champions, la vittoria con l’Inter mi ha lasciato due impressioni» | OneFootball

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·14 September 2025

Conferenza stampa Tudor pre Juve Borussia Dortmund: «Non penso mai a dove possiamo arrivare… Tutti vogliono giocare la Champions, la vittoria con l’Inter mi ha lasciato due impressioni»

Gambar artikel:Conferenza stampa Tudor pre Juve Borussia Dortmund: «Non penso mai a dove possiamo arrivare… Tutti vogliono giocare la Champions, la vittoria con l’Inter mi ha lasciato due impressioni»

Conferenza stampa Tudor pre Juve Borussia Dortmund: le sue dichiarazioni alla vigilia del primo match di Champions League 2025/26

(inviato all’Allianz Stadium) – Inizia la Champions League della Juve, attesa domani sera dalla sfida contro il Borussia Dortmund all’Allianz Stadium. LA CONFERENZA STAMPA DI LOCATELLI PRE JUVE BORUSSIA DORTMUND

Nel giorno di vigilia, lunedì 15 settembre, Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa alle 16.00 per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole.


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BORUSSIA DORTMUND – «Fortissima, di livello, in Germania e a livello europeo. Era un’amichevole, è stata una partita diversa, domani sarà di livello e non vediamo l’ora che si cominci».

YILDIZ COME DEL PIERO – «I paragoni vengono da fuori non da dentro, i paragoni li fate voi. Lui non è che prima di dormire si specchia e pensa di essere Del Piero…Abbiamo parlato tanto di lui, dobbiamo lasciargli vivere la sua vita e la sua crescita. Sta facendo bene. Titolare? Vediamo…».

DOVE PUO’ ARRIVARE LA JUVE IN CHAMPIONS – «Non penso mai dove può arrivare… Altrimenti ti porterebbe a non vedere cosa hai davanti. Dobbiamo scegliere i giocatori, andare forte, vedere come possiamo far loro male, programmare i cambi, questo è ciò che conta. In Champions ci sono tutte squadre di livello».

PAROLE DI LOCATELLI E GRUPPO DALLA SUA PARTE – «Mica può parlare male davanti a me… C’è un rapporto buono, poi io devo fare anche le scelte, le cose che piacciono e non piacciono. Allenare è difficile, ho bravi ragazzi e tutto diventa più facile. Tutti i miei allenatori erano di questi pensieri, ti rimane una fortuna averli avuti».

INTER – «Due impressioni, abbiamo giocato con la rosa più forte della Serie A insieme al Napoli, poi l’abbiamo vinta non facendo il nostro massimo. Sono mancati due/tre che alzano il livello e ci sono due/tre nuovi. Alcuni non sono ancora a posto, alcuni erano reduci dalla Nazionale. Non al nostro massimo abbiamo comunque vinto, questa è mia osservazione sincera, e mi piace che si è vinto anche così».

PRIMA VOLTA IN CHAMPIONS – «Inizia una competizione nuova, niente di personale, anche i giocatori la pensano così’. Tutti vogliono giocarla, ci sono squadre di primissimo livello. Se si passa là diventa ancora più diversa. Bellissima, affascinante, il resto poco conta, si prepara come le altre. I giocatori si dimenticano la stanchezza e anche con mezza gamba vogliono giocare queste partite. È un privilegio e una cosa bellissima».

CONCEICAO, BREMER, CABAL – «Ora non lo so… Non abbiamo fatto allenamento. Non puoi scegliere un giorno prima della partita, giocando ogni 3 giorni. Devo parlare bene, valutare bene, vedere anche domattina chi è fresco e chi no. Chi ha giocato tanto e chi poco, fare scelte».

ROTAZIONI E ASSETTI DI GIOCO DIVERSI – «Si gioca diverso perché arrivano da campionati diversi e giocano in modo diverso. Sono campionati meno difficili tatticamente, in Italia è più difficile perché alcune squadre si preparano più difensivamente. Qualcosa di offensivo, in questi casi, diventa più facile. Sono partite diverse, calcio diverso. Sulle scelte devo vedere…».

ESPERIENZA IN CHAMPIONS DA ALLENATORE – «Uno è pronto a fare l’allenatore e preparare la partita al massimo. Non c’entra niente Champions, Conference o altro, ognuno la prepara al massimo delle sue potenzialità».

TURNOVER – «Non si può fare una programmazione lunga ma per la prossima partita. Si vede come si sta individualmente, stato di forma, caratteristiche, cosa c’è sabato e cosa no. Non c’è più avanti».

DIFFERENZE RISPETTO A INTER – «Niente di più e di meno di prepararla come si deve. Le motivazioni saranno quelle là, non c’è nessuna differenza, si prepara la partita come si deve, senza pensare che sia Champions o Europa League».

PREFERISCE 1-0 O PARTITA MATTA – «Quando allenavo il Verona dicevo che preferivo 4-3 a 1-0. Lo avete scritto tutti… La filosofia è vincere, mi piace attaccare con tanto ma dipende dai profili dei giocatori che si ha in casa. Io sono per gol».

3 GOL DALLA PANCHINA – «Questa cosa di cambi mi piace tanto. Non è facile ottenerlo, questa concentrazione. Il calcio è cambiato con 5 cambi, un sostituto non esiste. Ho parlato con i giocatori di questo, iniziare a pensare ‘io non gioco’, tu giochi e cambi la partita. Io non indovino niente, si fanno programmazioni prima, son tutte cose programmate in un’oretta. Questa motivazione è per andare forte su quella roba là».

CAMBIASO – «Sta bene, è un giocatore importante, ci è mancato perché è importante, ci alza la qualità. Lui e Conceicao ci alzano la qualità, sono mancati».

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