Calcionews24
·9 November 2025
Conferenza stampa Vanoli post Genoa Fiorentina: «Siamo in un frullatore, ma ripartiamo dall’atteggiamento e dall’umiltà. Oggi abbiamo giocato da squadra»

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Nel post partita di Genoa-Fiorentina, terminata 1-1, Paolo Vanoli ha commentato in conferenza stampa la prestazione dei viola e il suo debutto sulla panchina toscana. Il nuovo allenatore ha evidenziato la necessità di ricostruire fiducia e compattezza, invitando la squadra a ripartire dal sacrificio e dal senso di gruppo.
SU DE ROSSI E IL MOMENTO ATTUALE – «Approfitto per fargli un grande in bocca al lupo. Gli abbracci sono per l’affetto che ho per lui. Entrambi abbiamo preso una situazione in cui dobbiamo lottare ma è bello rivederlo in campo».
SULL’ATTEGGIAMENTO DELLA SQUADRA – «Sono entrato in un frullatore in due giorni. Ai ragazzi ho detto che è una pagina vuota da scrivere. Ci dobbiamo ‘dimenticare’ quanto fatto fino ad ora consapevoli di dove siamo. Oggi abbiamo giocato da squadra che ha capito che deve lottare. Questa è la base che non deve mai mancare. Per uscire da questa situazione ci vuole pazienza. Bisogna mettere da parte l’‘io’ e pensare al ‘noi’. C’è tanto da lavorare».
SULLA FASE DIFENSIVA – «Stavamo difendendo male. Abbiamo fatto un po’ meglio sulle marcature ma siamo stati disattenti sulle seconde palle. Sulla linea non ho avuto tempo di lavorare. Mi ha dato fastidio sull’uscita di De Gea, abbiamo pensato a lamentarci. È come l’arbitro non fischia e tu ti fermi. Un passo alla volta, due ora sono troppi».
SULLA CONDIZIONE FISICA – «Quando raggiunge una base importante, le altre vengono da sé. Ora mettiamoci tutti a disposizione, facciamo le cose semplici per uscire da questo momento. Queste due settimane possono metterci un po’ di benzina. Oggi abbiamo fatto un punto fuori casa, abbiamo messo un mattoncino e i ragazzi questo lo devono capire. È un gruppo sano, con voglia. Ma ci vuole pazienza».
SULL’ASPETTO MENTALE – «Le carezze bisogna meritarsele. Ora bisogna tenere la testa bassa. Bisogna saper ascoltare. Chi ha torto siamo noi perché siamo in fondo alla classifica. È una lezione di umiltà. Ho avuto la fortuna di conoscere questi ragazzi e oggi mi hanno dato una bella risposta».
SUL LAVORO FUTURO E LA MEDIANA – «È andato via un grande uomo e un grande allenatore. A volte è la testa che non fa andare le gambe. Cercheremo di mettere i tasselli al proprio posto, ma serve consapevolezza. Ci sono tanti giocatori che devono capire che sono arrivati alla Fiorentina. Nicolussi Caviglia ha qualità, ma deve vedere meglio il gioco».
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