Conte Napoli, i giocatori non sapevano della sua assenza: la ricostruzione | OneFootball

Conte Napoli, le ultime sul futuro dell’ex allenatore dell’Inter sulla panchina azzurra dopo gli ultimi risultati negativi. I dettagli

La decisione di Antonio Conte di non presentarsi a Castel Volturno per alcuni giorni ha suscitato molta curiosità e speculazioni, tanto più in un momento delicato per il suo Napoli, reduce dalla sconfitta contro il Bologna. Come riportato dal Corriere della Sera, l’allenatore è ufficialmente in permesso e rientrerà lunedì, ma dietro la sua assenza si cela un mondo di riflessioni e di tensioni accumulate. La scelta di non essere presente agli allenamenti appare come una presa di posizione netta e, in un certo senso, simbolica, soprattutto considerando le polemiche seguite all’ultimo match. La famosa metafora di Conte, “Non accompagno un morto”, pronunciata dopo la sconfitta al Dall’Ara, ha avuto un impatto devastante sull’ambiente. Si riferiva a una squadra che, nonostante il secondo posto in classifica, appare priva di energia, senza entusiasmo e cuore, come se avesse smarrito la propria identità.

Da qualche tempo, infatti, la situazione in casa Napoli si è fatta tesa, con il tecnico che ha espresso la sua frustrazione per l’atteggiamento della squadra. La squadra non è quella che Conte aveva allenato fino a pochi mesi fa, quando lo scudetto sembrava il coronamento di una stagione straordinaria. Oggi, però, il Napoli appare come una squadra stanca, senza idee chiare e con evidenti difficoltà fisiche e psicologiche.

La decisione di Conte di concedersi una pausa, lontano dalla squadra, rispecchia una condizione di stress e di stanchezza accumulata. Da Torino, dove si trova a ricaricare le batterie, osserva la situazione e lascia che il suo staff, capitanato dal fidato Oriali, prenda in mano la squadra. Durante questo periodo, Cristian Stellini, suo vice, sta dirigendo gli allenamenti in una situazione di emergenza, con undici giocatori fuori per gli impegni con le Nazionali. Non tutti i membri della squadra erano a conoscenza di questa decisione, e la notizia ha rapidamente raggiunto i giocatori, alcuni dei quali avevano già sollevato preoccupazioni riguardo la rigidità degli allenamenti e l’approccio severo di Conte.

La pausa di Conte, dunque, non è solo una questione di riposo fisico, ma sembra anche un momento di riflessione profonda. Un “reset” necessario per lui stesso, ma anche per il suo rapporto con la squadra e l’ambiente che lo circonda. Se il Napoli vorrà riprendersi da questo periodo di crisi, dovrà trovare il cuore e l’entusiasmo che sono venuti meno, e Conte sarà chiamato a lavorare su questo aspetto, magari con un nuovo approccio, più rilassato e positivo, per tornare a essere il “Napoli” che ha conquistato il campionato solo sei mesi fa.