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·25 September 2025
CorSport – Napoli, Buongiorno out per le prossime tre gare: Conte studia la difesa…

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Neanche il tempo di assaporare il gusto del rientro di Rrahmani che il gemello s’è fermato: Alessandro Buongiorno sarà il grande assente della partita di domenica a San Siro con il Milan. E non solo: «Il giocatore si è sottoposto, presso il Pineta Grande Hospital, a esami strumentali che hanno evidenziato una lesione di basso grado del muscolo adduttore lungo della coscia sinistra e ha già iniziato l’iter riabilitativo», la diagnosi comunicata ieri dal Napoli. In totale, considerando l’esito delle analisi effettuate dopo l’infortunio rimediato lunedì con il Pisa, Buongiorno dovrà stare fermo tre settimane e salterà anche l’esordio in Champions al Maradona contro lo Sporting Lisbona di mercoledì e l’ultima di campionato prima della pausa delle nazionali, in agenda domenica 5 ottobre ancora a Fuorigrotta. Previsione di rientro: a Torino contro il Toro dopo la sosta, sabato 18 ottobre, nel suo stadio, nella sua città, contro la squadra in cui è cresciuto e di cui è stato giovane capitano. Il grande candidato a prendere il suo posto, almeno in vista di Milano, è Juan Jesus.
Perdere un pilastro come Buongiorno, soprattutto alla vigilia di un incrocio pericolosissimo e nel momento in cui stava tornando sui suoi standard, è un imprevisto notevole, ma il basso grado della lesione e la possibilità di usufruire della sosta per accelerarne il recupero di condizione sono di certo parziali consolazioni. Lucidamente, freddamente, è così. Ma andatelo a dire a lui: aveva già saltato il primo giro di convocazioni di Gattuso per le qualificazioni mondiali, essendo fisicamente indietro, e ora dovrà disertare anche il secondo. Che sfortuna. Dopo l’intervento di inizio luglio per groin pain – dolore inguinale – Alessandro era tornato in campo soltanto il 30 agosto, neanche un mese fa, nel secondo tempo della sfida con il Cagliari. Con assist per Anguissa. Poi, a seguire, tre in fila dal primo minuto con Fiorentina, City e Pisa. Un attimo di pace, dal suo punto di vista, considerando tutti i guai già affrontati sin dal campionato precedente: fuori per 16 partite tra una distorsione alla caviglia, la frattura ai processi trasversi di due vertebre lombari e un problema muscolare che l’aveva escluso anche dal finale scudetto. La sua ultima partita era stata proprio contro il Torino al Maradona, il 27 aprile, salvo poi fermarsi di nuovo nel secondo tempo. Il Toro è sempre nel suo destino, evidentemente. Conti alla mano, da metà dicembre 2024 ai giorni nostri ha giocato appena 11 partite su 27 (10 da titolare).
Il primo ostacolo da saltare, ora, si chiama Milan, non uno qualsiasi: al posto di Buongiorno, dicevamo, è pressoché scontato il rilancio di Juan Jesus dal primo minuto, cioè l’uomo che ha giocato sistematicamente nei periodi delle sue assenze. Inizio di campionato compreso. A San Siro, però, Conte potrà contare nuovamente su Rrahmani, fuori con Fiorentina, City e Pisa dopo il problema muscolare accusato con il Kosovo nel corso della prima sosta. A un’assenza importante, insomma, corrisponderà un rientro altrettanto importante. Per il resto, fermo restando il dubbio perenne tra Meret e Milinkovic-Savic, sono scontati anche i ritorni dal primo minuto di Anguissa e Lobotka a centrocampo.
Carlo Gioia
Langsung