gonfialarete.com
·17 Januari 2025
In partnership with
Yahoo sportsgonfialarete.com
·17 Januari 2025
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si è soffermata su Alejandro Garnacho e sulla trattativa con il Napoli.
Quando ha sentito la parola “Napoli” gli si sono illuminati gli occhi, del resto pur essendo nato a Madrid e cresciuto ad Arroyomolinos, una trentina di chilometri dalla Capitale, ha scelto la nazionalità argentina di mamma Patricia e beve il mate come gli ha insegnato nonna Eva quando andava a trovarla a Cordoba. Alejandro Garnacho (20) resta la prima scelta per il dopo Kvaratskhelia: piace tantissimo ad Antonio Conte, stuzzica la fantasia del ds Giovanni Manna. È giovane, forte e ha un grande talento ancora del tutto inespresso. Insomma, è un profilo da Napoli. Poi, però, bisogna scontrarsi con il Manchester United, con cui ci sono buoni rapporti costruiti con l’affare McTominay. E i Red Devils, compreso l’allenatore Ruben Amorim, pubblicamente fanno i vaghi. La richiesta iniziale è di 60 milioni di sterline, più o meno 71 milioni di euro. La valutazione – secondo chi opera nel mercato – è invece di 50, una cifra nettamente inferiore e più in linea con quanto ha in effetti dimostrato l’argentino.
Che ha margini di crescita enormi, secondo Amorim, il portoghese che a stagione in corso ha lasciato lo Sporting Lisbona per accettare la corte del Manchester United e provare a risollevare una squadra sportivamente in disgrazia. Protegge un patrimonio della società, che l’ha preso a 16 anni dalla cantera dell’Atletico Madrid. Prima ancora era cresciuto in una società della sua cittadina, Arroyomolinos, e poi nelle giovanili del Getafe, sempre alle porte della capitale spagnola. Amorim, insomma, per ora se lo tiene stretto: «Ha talento e deve imparare a giocare in una posizione diversa – aveva spiegato -. Sta migliorando tanto nel recuperare la posizione quando non ha il pallone». Impiegato in più ruoli, Garnacho può giocare praticamente ovunque sul fronte offensivo: a destra, a sinistra, da trequartista. Ieri, dopo averlo schierato titolare (con assist) in FA Cup contro l’Arsenal, è stato lanciato dal primo minuto anche contro il Southampton allenato da Juric. Ancora da trequartista, ma a sinistra, nel 3-4-2-1 del tecnico portoghese. Titolare per la seconda volta di fila, ma nonostante ciò la lampadina azzurra resta accesa anche nella testa di Alejandro, per il quale il Napoli sta giocando la carta della pazienza. L’interesse è concreto da entrambe le parti, ma per far decollare la trattativa serve un abbassamento delle pretese dello United. Per sbloccare la trattativa sarà fondamentale un abbassamento delle pretese economiche dei Red Devils. Il club inglese, pur forte del proprio blasone, deve fare i conti con i vincoli del Fair Play Finanziario: la cessione di un giocatore cresciuto nell’Academy rappresenterebbe una plusvalenza preziosa per le casse.
Ma è così che va la sessione del mercato invernale, quando si è a metà. Richieste alte che s’abbassano negli ultimi giorni. Succede lo stesso con Dan Ndoye (24) del Bologna. Al Napoli piace tanto, ma non c’è nessuna intenzione di spendere 30 milioni. C’è attesa anche per Danilo, 33 anni, che potrebbe a breve risolvere il contratto con la Juventus e approdare in azzurro. Sullo sfondo, però, resistono le sirene brasiliane, con il Botafogo in prima fila dopo un 2024 da sogno, impreziosito dalla vittoria in campionato e in Coppa Libertadores.
Carlo Gioia