Cotte – Marco Palestra | OneFootball

Cotte è la rubrica che in 90′ si prende delle stese mica da ridere per poi ritrattare in tempi brevissimi ritorna in grande stile. Ci trovate per bene qui su Instagram

Questa volta non potevamo sottrarci dal parlare dell’ennesimo esperimento vincente dei laboratori di Zingonia. 20 anni, fisicità imponente, falcata straripante: Marco Palestra, prototipo perfetto dell’esterno gasperiniano, in tre partite si è già preso il Cagliari. Nella vittoria in rimonta al Via del Mare è stato l’arma in più dei sardi: nel primo tempo ha fatto ammattire il malcapitato Gallo, travolto dalla sua furia impetuosa e ha assistito Belotti con un pallone solo da spingere in porta. Un’iradiddio sulla fascia destra.

Del numero 2 in prestito dall’Atalanta impressionano la facilità di corsa e la costanza nelle due fasi, oltre alla naturale propensione ad andare a chiudere l’azione, cresciuto sin dalle giovanili con i movimenti da quinto a quinto di Gosens e Hateboer. Vietato considerarlo un esterno da binario: Palestra non è un purosangue che corre con il paraocchi, sa venire dentro al campo e condurre – come in occasione del raddoppio contro il Parma -, ha ottime proprietà associative e abilità nell’uno contro uno (2/3 dribbling vs Lecce).

Palestra aveva già tutto per imporsi a Bergamo, ma la Dea ha preferito fargli fare un anno da titolare alla corte dell’ottimo Pisacane e avrebbe rifiutato 20 milioni dal Cagliari che lo avrebbe acquistato subito (una scelta corretta? Lo capiremo più in là). L’Atalanta sa di avere tra le mani un patrimonio. Intanto, se lo gode il Casteddu.