De Bruyne: «In Serie A tutto più lento. È un peccato che…» | OneFootball

De Bruyne: «In Serie A tutto più lento. È un peccato che…» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcionews24

Calcionews24

·7 September 2025

De Bruyne: «In Serie A tutto più lento. È un peccato che…»

Gambar artikel:De Bruyne: «In Serie A tutto più lento. È un peccato che…»

De Bruyne: «In Serie A tutto più lento. È un peccato che…». Le dichiarazioni sul fuoriclasse del Napoli sulla sua nuova avventura

Il super colpo del mercato estivo del Napoli, Kevin De Bruyne, ha parlato per la prima volta in maniera approfondita del suo trasferimento, confermando il legame indissolubile che lo legherà per sempre al Manchester City. Direttamente dal ritiro della nazionale belga, dove si prepara per la sfida contro il Kazakistan, il fuoriclasse ha analizzato il suo impatto iniziale con la Serie A e le inevitabili differenze tattiche riscontrate lavorando con Antonio Conte dopo una vita sportiva passata sotto la guida di Pep Guardiola.

De Bruyne, che del City è stato bandiera e capitano, ha sottolineato come il passaggio al club Campione d’Italia in carica rappresenti una sfida stimolante e diversa. Interrogato sulle metodologie dei suoi allenatori, ha offerto un’interessante analisi comparativa. «È diverso con Conte come allenatore rispetto agli anni con Pep Guardiola. La mia prima impressione è che in Italia sia più tattico e le cose si muovano un po’ più lentamente. Ma è pur sempre calcio. Prima del Manchester City giocavo con altri moduli».


Video OneFootball


Il centrocampista ha poi rivolto un pensiero al suo passato e al suo imminente futuro europeo, che per uno scherzo del destino lo metterà subito di fronte ai suoi ex compagni. «Ho giocato solo due partite in Serie A. Presto giocheremo contro il City a Manchester con il Napoli. Sarà strano. Il City è il mio club e questo non cambierà».

Durante la conferenza stampa, non sono mancate domande sui suoi connazionali, in particolare su due giocatori legati all’Italia e a Napoli«È un peccato per Lukaku che non ci sia. Ci sentiamo ogni tanto. Ultimamente non ho avuto molti contatti con Dries Mertens, nemmeno per quanto riguarda il Napoli. Mertens è impegnato con molte cose in questo momento. L’ho visto anche al Marktrock».

Infine, ha commentato con grande maturità la decisione del commissario tecnico del Belgio di cambiare le gerarchie per la fascia di capitano, mostrando piena comprensione per una scelta proiettata al futuro della nazionale. «Ad inizio di questa settimana l’allenatore ha spiegato la sua decisione a Romelu e a me di affidare la fascia a Tielemans. Posso capirlo. Non sono più il più giovane. Ha optato per un ragazzo che può giocare ancora per otto-dieci anni».

Lihat jejak penerbit