Inter News 24
·28 Oktober 2025
De Siervo: «Serie A in Australia? Se vogliamo crescere, dobbiamo prendere scelte coraggiose»

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SERIE A IN AUSTRALIA – «Se chiedi a un atleta di andare a giocare all’estero dirà che è una follia, se lo chiedi a un allenatore che si gioca lo scudetto, o l’accesso in Champions League, anche lui proverà a resistere. Se lo chiedi alla gente, nessuno vuole rinunciare la possibilità di andare allo stadio. Però qui si tratta di capire se vogliamo l’uovo oggi o la gallina domani. Chi sviluppa, come dire, una property sportiva, ha l’obbligo di pensare a 5-10 anni. E dobbiamo fare né più né meno quello che hanno fatto, diciamo, da sempre, le grandi leaghi americane. Prima partita all’NBA, 1990, Tokyo. Cosa ha fatto l’NFL, Città del Messico? 100.000 persone nel 2005 per la partita di NFL. Questa è la strada che deve percorrere una grande lega che pensa di dover inseguire il proprio pubblico. Se si vuole diventare una lega internazionale, si deve avere il coraggio di fare scelte impopolari, che non partano dall’ascolto della pancia dei tifosi o dei giocatori che hanno interesse, diciamo, a piccolo o medio termine. Il tifoso dovrebbe pensare in prospettiva. In questo senso dobbiamo farlo tutti insieme. Il Giro d’Italia, come sapete, dal 1965 ha disputato la prima competizione all’estero. Oggi, quest’anno, parte dall’Albania. Quindi sono 3 giorni su 21, il 15% del tempo che viene trascorso fuori dal confine nazionale. E si chiama Giro d’Italia. Lo straordinario Tour de France, che è lo spot della Francia nel mondo, è partito l’anno scorso da Firenze. Quindi la logica è che tutti i grandi… La Vuelta è partita anche lei dall’estero quest’anno. Quindi tutti i grandi eventi sportivi hanno chiaramente davanti il percorso di crescita e dovrebbe capirlo come ha fatto il Milan. E più di altre ha questo in testa. La squadra italiana più diffusa in mondo è il Milan. I grandi successi negli anni 90, negli anni 2000, ma una squadra che ha saputo investire attraverso l’acquisto di campioni e con partite, diciamo, fatte anche se vogliamo, nei torni estivi. Una gara di Serie A su 380 è un sacrificio piccolo. Stiamo parlando dello 0,26% delle nostre gare. L’offerta arriva non soltanto per il Milan, ma anche per l’Inter, cogliendo quello che per loro poteva essere un’opportunità, ovvero la chiusura di San Siro, e hanno pensato di ospitare entrambe le squadre meneghine. Ma l’Inter, per motivi organizzativi, questa opportunità l’ha declinata mentre il Milan l’ha accolta con entusiasmo, invitandoci ad approfondirla».









































