De Silvestri: “Il nostro ciclo parte da lontano ed è in crescita, con Italiano una simbiosi importante. La mia bimba è in arrivo, voglio portarla in campo con me” | OneFootball

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·16 Juli 2025

De Silvestri: “Il nostro ciclo parte da lontano ed è in crescita, con Italiano una simbiosi importante. La mia bimba è in arrivo, voglio portarla in campo con me”

Gambar artikel:De Silvestri: “Il nostro ciclo parte da lontano ed è in crescita, con Italiano una simbiosi importante. La mia bimba è in arrivo, voglio portarla in campo con me”

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Prima conferenza stampa per il Bologna nel ritiro estivo di Valles 2025, questo pomeriggio presso il media center adiacente ai campi sportivi, e a presentarsi davanti a microfoni e taccuini è stato Lorenzo De Silvestri. Il terzino destro classe 1988, capitano della squadra e reduce da una stagione fatta di 19 presenze, un gol e soprattutto una Coppa Italia alzata al cielo di Roma, ha rinnovato fino al 30 giugno 2026 e proseguirà per almeno un altro anno la sua avventura col club felsineo, iniziata nel 2020. Di seguito tutte le dichiarazioni rilasciate dal numero 29, ormai prossimo a diventare papà, che viaggia spedito verso i 120 gettoni in maglia rossoblù (è a quota 114) e non ha nessuna intenzione di fermarsi.


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‘Lollo’ non molla – «Mi fa piacere essere di nuovo il primo a parlare qui a Valles, un posto che ci porta fortuna. Sono arrivato al ritiro numero venti della mia carriera, i compagni scherzano sulla mia età ma io mi sento bene sia fisicamente che psicologicamente: ad una certa età ti godi di più le cose, soprattutto ora, dopo aver vissuto due stagioni memorabili. Sono molto orgoglioso di far ancora parte di questo club, quando giro per Bologna e vedo le immagini di noi che solleviamo la Coppa Italia mi emoziono. Il trofeo che abbiamo vinto è anche di Sinisa: mi capita spesso di pensare a lui nel quotidiano, e a Casteldebole abbiamo la sua immagine appesa nella sala relax».

Grande gruppo, grandi obiettivi – «Se ci ripeteremo? Il nostro ciclo parte da lontano ma è ancora in crescita, sappiamo cosa vogliamo. L’importante è restare così come siamo: un gruppo di persone perbene, capace di unire professionalità e goliardia, che sa stare bene insieme e ed essere accogliente coi nuovi arrivati. Se vinceremo ancora la Coppa Italia o torneremo in Champions League non lo so, ma è appunto un ciclo in costante miglioramento anche perdendo qualche pezzo. È bello avere questo tipo di pressione positiva addosso, vuol dire che stiamo andando alla grande».

Basi solide – «È fondamentale cominciare questa stagione avendone già una alle spalle vissuta con mister Italiano, si è creata una simbiosi molto importante. Conosciamo gran parte della sua filosofia e abbiamo imparato tanto da lui, questo per noi è un vantaggio notevole».

Immobile, ottimo approccio – «Io e Ciro ci siamo conosciuti in Nazionale tempo fa, è un ragazzo solare e simpatico che si è messo subito a disposizione dei compagni: mi ha fatto piacere trovarlo già molto ben inserito nel gruppo, al di là del valore tecnico gli faccio i complimenti per il suo valore umano».

Vitik, buona impressione – «Martin l’ho appena conosciuto ma mi sembra un ragazzo molto inquadrato, professionale e che vuole apprendere tantissimo. È giovane, sì, ma ha già una buona carriera internazionale alle spalle. Comprensibilmente fa ancora un po’ di fatica con la lingua, ma grazie all’inglese ci capiamo comunque bene».

Uno sguardo al futuro – «Mi metto a completa disposizione del Bologna. Sono contento di farne ancora parte, la motivazione in me si rinnova ogni giorno grazie alla passione per il mio lavoro. Se rientrerò nella lista UEFA ne sarò felice, ma accetterò qualsiasi decisione. In fondo l’anno scorso no preso parte alla Champions ma ho giocato più partite in campionato».

Felicitò in arrivo – «A breve diventerò padre, la bimba si chiamerà Lea. L’ha deciso mia moglie, che ha fatto il liceo classico e mi ha detto che in latino ‘Lea’ significa ‘leonessa’. Sono molto felice di questo nome e spero di poterla portare presto in campo con me (sorride, ndr)».

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