Delli Carri sulla Serie B: “Ho lasciato il Pescara in buone mani! Il Modena può arrivare fino in fondo” | OneFootball

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·26 November 2025

Delli Carri sulla Serie B: “Ho lasciato il Pescara in buone mani! Il Modena può arrivare fino in fondo”

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Daniele Delli Carri, ex ds di Pescara e Triestina e padre dell’attuale difensore del Monza, ha analizzato il campionato corrente di Serie B ai microfoni di TMW.

Qui le sue parole, estratte dalla fonte citata in precedenza: “Guardo continuamente le partite, sia allo stadio che in televisione. Seguo tutto: Serie A, Serie B, Serie C, ne sto vedendo tantissime perché voglio tenermi sempre aggiornato sui giocatori. Questa estate ho rinunciato ad alcune possibilità in C, non per una mancanza di ambizione nei progetti che mi erano stati prospettati ma più che altro perché sto ricercando un qualcosa di stimolante in Serie B. Sono convinto di poter far bene e spero che possa esserci qualcuno che mi dia fiducia.


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Oggi parlare di progetto è sempre complicato perché diverse società vivono alla giornata. Naturalmente è la categoria che poi ti permette di progettare qualcosa di diverso. La C è complicata da progettare quando non si è chiamati a vincere, in B è diverso. La puoi progettare a 2 o 3 anni, se riesci a mantenere la categoria gli incentivi che poi ne derivano possono aiutare anche a progettarla in maniera differente.

Quando ho lasciato il Pescara devo dire che l’ho lasciato in buone mani, quelle del presidente Daniele Sebastiani e del Ds Pasquale Foggia, che poi hanno saputo gestire benissimo sia l’allenatore Baldini che i giocatori. La gestione quotidiana era importante e Foggia è stato davvero molto bravo. Se sono più bravo con i giovani? Io dico che il calcio va fatto con le idee, che è la cosa più importante. I soldi servono solamente in casi estremi, quando bisogna concorrere con altri club per investire sui giovani. Ma in Italia il calcio è fatto da pochi giovani che giocano. Le Under 23 sono una buona scuola, in diversi hanno criticato questo passaggio ma la Juventus ha fatto scuola: aiutano i giovani a crescere e inserirsi meglio nelle prime squadre. In A e in B purtroppo ne giocano pochi, ed è un danno per il calcio italiano.

La cosa più importante è la scelta dell’allenatore. A me piace un calcio affrontato con coraggio, e di conseguenza sceglierei un mister coraggioso che se la va a giocare contro qualsiasi avversario. Poi calciatori con la stessa attitudine e personalità, ma purtroppo ce ne sono sempre di meno. Però la filosofia è questa. Un allenatore che per coraggio mi piace moltissimo è Gasperini, lo sta facendo anche in una piazza difficilissima come Roma. Ha dato un impatto forte. In B c’è Alvini a Frosinone.

Il Modena ha un’intensità importante, la vedo bene e può arrivare fino in fondo, e mi piace come gioca il Frosinone di Alvini. Il Monza però ha la miglior squadra in assoluto, l’allenatore è bravissimo a gestire i calciatori che garantiscono qualità in tutti i reparti. Arriverà fino in fondo. Giovani che mi interessano? Personalmente piace molto Matteo Lavelli dell’Inter Under 23, ci punterei. Camarda è un ottimo giocatore ma ha bisogno di altri passaggi. mentre Dagasso del Pescara è un giocatore pronto per tutto, lo era già due anni fa. E lo è anche adesso”.

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