Cagliarinews24
·8 September 2025
Ex Cagliari, Apolloni rivela: «Zola è il migliore con il quale ho giocato. Per fermarlo ci voleva il fucile. E poi…»

In partnership with
Yahoo sportsCagliarinews24
·8 September 2025
In una lunga e interessante intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Luigi Apolloni ha ripercorso la sua carriera, affrontando diversi temi. L’ex difensore, celebre per la sua militanza nel Parma e nella Nazionale italiana, è stato interrogato su un quesito che spesso viene posto ai grandi campioni: chi è stato il giocatore più forte con cui hai condiviso il campo?
La risposta di Apolloni non ha lasciato spazio a dubbi e ha omaggiato una vera e propria leggenda del calcio italiano e non solo: Gianfranco Zola.
Apolloni ha descritto Zola non solo come un calciatore, ma come un artista del pallone. Le sue parole mettono in luce la stima profonda e l’ammirazione per le qualità uniche del calciatore sardo. Ha sottolineato la sua incredibile tecnica, la visione di gioco superiore e la capacità di risolvere le partite con un colpo di genio.
Apolloni ha dichiarato che, pur avendo giocato con tanti campioni, Zola si distingueva per la sua capacità di fare cose “fuori dal comune” e di vedere il gioco in modo diverso dagli altri. La sua agilità, la sua rapidità e il suo tocco sopraffino sono le qualità che hanno convinto Apolloni a posizionarlo un gradino sopra tutti gli altri.
La scelta di Apolloni ha un’eco particolare anche in Sardegna, dove Gianfranco Zola è considerato un vero e proprio idolo. A Cagliari, infatti, il campione sardo ha lasciato un segno indelebile, non solo per le sue giocate da fuoriclasse ma anche per il suo carisma e la sua umanità.
La sua esperienza in rossoblù, sia da calciatore che da allenatore, ha cementato un legame profondo e duraturo con la città e i suoi tifosi. Le parole di Luigi Apolloni non fanno che confermare ciò che molti appassionati sanno già: Gianfranco Zola non è stato solo un grande giocatore, ma un talento unico e irripetibile, capace di lasciare un segno ovunque sia andato. Le sue parole:
IL MIGLIORE CON IL QUALE HO GIOCATO – «Anche in questo caso non ho alcun dubbio: Gianfranco Zola. Per fermarlo quando andava in dribbling ci voleva il fucile. E poi le sue punizioni erano autentici disegni. Mi impressionava la sua tenacia in allenamento nonostante fosse dotato di un immenso talento. Era uno che si impegnava e i compagni lo rispettavano anche per questo motivo»