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·18 Desember 2025

Faro Cataldi, unica certezza a centrocampo

Gambar artikel:Faro Cataldi, unica certezza a centrocampo

L'unica regola del viaggio è non tornare mai come sei partito. Questo Cataldi è diverso, cresciuto, è maturo: «Per questa maglia speciale ho sempre dato tutto dalle giovanili, ma prima era più complicato gestire l'emozione. Ora sono vaccinato». Un anno a Firenze, lontano dalla Capitale, doveva essere un castigo all'inferno, invece lo ha rinfrescato e rigenerato. Da maledetto a benedetto, ora la Lazio è ai piedi di Danilo, unica certezza lì in mezzo al campo. Rovella è ormai assente dal derby del 21 settembre e, da allora, il numero 32 ha saltato solo due partite (il Milan in campionato e Coppa Italia) per un affaticamento al polpaccio. Incredibile la trasformazione del centrocampista romano. Il suo limite era l'abitudine a calare alla distanza, tanto che con Sarri era rimasto appena otto volte in campo sino al novantesimo. Prima dell'infortunio, invece Cataldi aveva giocato sei gare di seguito sino al triplice fischio (non era mai successo). Nelle ultime due sfide è uscito al 76' e all'88', al Tardini con una standing ovation. Insieme a Provedel, nettamente migliore in campo e decisivo con l'assist a Noslin per il gol del tripudio: «Ho cercato di mantenere la lucidità che serviva in quel momento per aiutare la squadra, avevo la sensazione di poter portare a casa la vittoria anche in nove contro undici. Sono veramente orgoglioso di questa squadra, che non molla nonostante le difficoltà, ha carattere e non si dà né alibi né scuse. I tifosi poi ci spingono, sono sempre al nostro fianco, e questo gruppo ha qualcosa di diverso. Vediamo dove ci porterà questo cammino».

PAURE E SPERANZE PER UDINE

Parole da capitano vero. E, ironia del destino, proprio dopodomani contro la Cremonese, Cataldi si rilegherà quella fascia al braccio, il suo sogno da bambino ritrovato. Zaccagni sarà infatti squalificato, il 31enne riprenderà i gradi e si metterà ancora sulle spalle la Lazio: «Avremo delle defezioni, ma soffriremo e non molleremo. È difficile restare calmi quando vedi delle situazioni un po' forzate. Col Bologna si poteva già evitare il rosso di Gila, poi arrivano due espulsioni nel turno successivo. Il gesto di Basic non mi sembra tale da poterlo buttare fuori, come ha deciso l'arbitro». Il referto di Marchetti ha portato a due giornate di stop (più diecimila euro di multa) per il croato da parte del Giudice Sportivo, ma la Lazio ha già preannunciato (via pec) il ricorso alla Corte sportiva d'Appello. La sanzione è stata comminata per “condotta gravemente antisportiva”, ravvisata dal quarto uomo (con la visuale coperta da Toma), il club si baserà su questo e altri precedenti per provare a ottenere (difficile) un turno di sconto. Sarebbe fondamentale avere Basic il 27 dicembre a Udine, gara a rischio anche per Guendouzi (diffidato) con un altro giallo sventolato dal fischietto designato per sabato (Pairetto).


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DIPENDE DA ROVELLA

L'emergenza è già totale per dopodomani pomeriggio, specie a centrocampo e in attacco. Dele-Bashiru e Dia sono in Coppa d'Africa, ci sono otto assenti, Sarri sta preparando due Lazio. Cataldi rimane l'unico punto fermo. Mau lo ha specializzato, plasmato e definito le sue caratteristiche dal punto di vista tecnico-tattico. Danilo lo sta ripagando e – dicevamo – ha aumentato il minutaggio rispetto alla prima esperienza con Mau. Non a caso, a fine novembre lo stesso Comandante aveva chiesto a Fabiani e Lotito un regista per dargli il cambio, temendo non potesse reggere questo ritmo. Adesso proprio Ivan Ilic del Torino viene valutato per quel ruolo, ma la Lazio vuole aspettare di capire se Rovella recupererà completamente a metà gennaio. Di certo, con un Cataldi così, nemmeno Nicolò ha più il posto fisso assicurato. Il Messaggero

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