FIGC, Gravina: “La riforma dei campionati è una necessità” | OneFootball

Al termine del Consiglio Federale svoltosi oggi nella Capitale, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha tenuto una conferenza stampa affrontando diversi temi cruciali per il futuro del calcio italiano. Tra questi, la riforma dei campionati, i controlli sulle vendite dei club e l’abolizione del Decreto Dignità sulle pubblicità per le scommesse.

FIGC, Gravina: “La riforma dei campionati è una necessità”

“Riformare è un’esigenza oggettiva di sistema. La sostenibilità richiede un progetto, se non si interviene sull’organizzazione e sui format è un cane che si morde la coda. Questi format evidenziano lacune. I tempi? I tempi erano ieri, bisogna accelerare. Rispetto al passato ho trovato molta comprensione e senso di responsabilità da tutte le componenti, dalla Serie A alla base del sistema. Ridurre la Serie A da 20 a 18 squadre non è una priorità, la vera questione riguarda altre categorie, come la Serie B, dove la quintultima squadra si trova in bilico tra playoff e playout, costringendo molte società a spese ingenti per evitare la retrocessione in Serie C. Abbiamo il dovere di salvaguardare le competizioni” ha dichiarato il numero uno della Federcalcio.

Un altro tema affrontato da Gravina riguarda i controlli sulle partecipazioni societarie nel calcio italiano: “Questa mattina abbiamo discusso dell’introduzione di maggiori controlli sulle cessioni delle quote societarie. Chiederemo garanzie reali. La FIGC sta verificando la possibilità, sul piano legale, di esprimere il proprio consenso al passaggio delle quote, come avviene nelle fusioni aziendali. Vogliamo che ogni cessione sia approvata con le dovute tutele. Se la normativa del codice civile non lo consentirà in termini di autorizzazione, chiederemo comunque le garanzie necessarie”.

Infine, il presidente federale ha espresso soddisfazione per l’abolizione del Decreto Dignità relativo alle pubblicità sulle scommesse: “Era uno dei punti della mia piattaforma programmatica. Sono soddisfatto perché il documento contiene molti spunti da me presentati in sede di audizione. Ringrazio la Commissione e sono certo che il ministro dello Sport, che conosce bene il nostro settore, saprà interpretare al meglio queste indicazioni” ha concluso Gravina.

Andrea Alati

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