Calcionews24
·4 September 2025
Fiorentina, Gudmundsson alla ricerca del grande salto di qualità con la squadra viola

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Montuori, De Sisti, Antognoni, Baggio, Rui Costa, Mutu, Gudmundsson. Sette nomi, sette numeri 10 che hanno scritto — o stanno cercando di scrivere — la storia della Fiorentina. L’ultimo della lista, Albert Gudmundsson, è ancora lontano dal livello dei suoi predecessori, ma ha tutto il potenziale per arrivarci. Serve però un cambio di marcia, e in fretta.
Quando la Fiorentina lo ha acquistato dal Genoa, nell’estate 2024, l’islandese è stato accolto come il nuovo talento destinato a far brillare la maglia numero 10. Un colpo in pieno stile viola: estro, qualità e fantasia. Ma alla prima stagione al Viola Park, tra un infortunio iniziale e una vicenda giudiziaria in patria, Gudmundsson ha chiuso con 8 gol e 2 assist, senza mai convincere pienamente. Troppo poco rispetto alle attese.
In questo inizio di nuova stagione, le cose sembravano essere cambiate. Nella prima contro il Polissya, in Conference League, ha segnato il 3-0, mostrando segnali incoraggianti. Pioli, che lo ha messo al centro del progetto tecnico, gli ha dato piena fiducia. Ma nelle gare successive — contro Cagliari, Torino e nella gara di ritorno con il Polissya — Albert si è nuovamente spento, diventando intermittente e poco incisivo.
La Fiorentina ha bisogno del miglior Gudmundsson, quello che a Genova incantava con dribbling e giocate. Oggi, il suo impatto è calato drasticamente: si è passati da un dribbling ogni 26 minuti con il Genoa a uno ogni 44 con la maglia viola. E da un avversario superato ogni 52 minuti a uno ogni 81. Con Palladino, il calo è stato netto: meno coraggio, meno iniziativa.
Tatticamente, l’islandese è stato utilizzato in vari ruoli: seconda punta, trequartista, falso nueve, esterno. Ma il suo talento non può perdersi nella confusione. Per essere davvero decisivo alla Fiorentina, Gudmundsson deve ritrovare se stesso. Deve tornare a puntare l’uomo, a cercare il dribbling, ad accendersi nei momenti chiave.
Il paragone con i grandi numeri 10 della Fiorentina pesa, ma può anche essere una spinta. La maglia viola, soprattutto quella numero 10, chiede responsabilità. E Pioli sembra ancora convinto di voler scommettere su di lui.
Ora la palla passa a Gudmundsson: per entrare davvero nella storia della Fiorentina, servono meno pause e più magia.