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Matteo Rimoldi·23 Oktober 2025
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Matteo Rimoldi·23 Oktober 2025
La Fiorentina può respirare: contro il Rapid Vienna arriva una vittoria piena e convincente per 3-0, solo il secondo successo stagionale dopo la vittoria con il Sigma Olomuc nello scorso turno di Conference.
Una vittoria importante per mantenere il punteggio pieno nella competizione e almeno momentaneamente la vetta in solitaria, ma soprattutto per mettere a tacere le critiche e sperare che la svolta, anche in campionato, sia sempre più vicina.
Neanche 10 minuti dall'inizio della partita e la Fiorentina si porta subito in vantaggio con il giovane azzurro Cher Ndour.

Edin Dzeko prova la botta da posizione defilata, parata centrale del portiere del Rapid Vienna e palla tra i piedi del classe 2004. La respinta lo favorisce e la Viola ne approfitta.

L'ex PSG conferma un feeling particolare con l'Europa: c'è il suo zampino in tutte le reti segnate dalla Fiorentina in Conference League (2 gol e 1 assist).
In avvio di ripresa arriva il raddoppio da parte di Edin Dzeko, girando in rete al volo un cross dalla destra di Fortini.


Seconda presenza dal 1' per Dzeko in Viola in questa stagione: entrambe sono avvenute in Conference (la prima nei preliminari) e in entrambe il bosniaco è riuscito a timbrare il cartellino.
Si tratta delle uniche due reti messe a segno dall'ex Roma e Inter da quando è approdato a Firenze.
Si tratta del gol numero 67 per il bosniaco in una competizione continentale per club: un dato che gli permette di eguagliare il suo idolo Shevchenko al 9° posto tra i migliori marcatori in competizioni UEFA, a -2 da Harry Kane e -3 da Filippo Inzaghi.
A 39 anni Edin Dzeko è così diventato il marcatore più anziano nella storia della Conference League.
Nel finale arriva anche la terza rete, siglata da Gudmundsson su assist di Kouadio appena entrato con un diagonale bruciante.



Seconda rete stagionale per l'islandese, dopo quella segnata ai preliminari di Conference. Per i Viola una vittoria importante per riprendere fiato dopo un avvio di stagione decisamente poco positivo.
📸 Gabriele Maltinti - 2025 Getty Images









































