Milannews24
·14 Juni 2025
Gattuso, Italia all’orizzonte e quei veleni con Montolivo: ecco cosa successe tra i due al Milan. La ricostruzione

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·14 Juni 2025
Il futuro della Nazionale italiana è un tema che infiamma il dibattito calcistico, e in queste ore il nome di Gennaro Gattuso sta emergendo con prepotenza come possibile nuovo commissario tecnico. L’ex allenatore di Milan, Napoli, Valencia e Olympique Marsiglia, reduce da una breve esperienza all’Hajduk Spalato, sembrerebbe infatti il favorito per prendere le redini di un’Italia che ha assolutamente bisogno di riscattarsi dopo le delusioni cocenti che l’hanno tenuta lontana dai Mondiali nelle ultime due edizioni. Un’eventualità, quella di una terza assenza consecutiva, che sarebbe a dir poco “straziante” per i tifosi e per tutto il movimento calcistico nazionale.
Proprio su questa ipotesi suggestiva è intervenuto, ai microfoni di Sky, un ex compagno di squadra di Gattuso ai tempi del Milan, l’ex capitano rossonero Riccardo Montolivo. Le sue parole, pur augurandosi il meglio per la Nazionale, hanno però rivelato una mancanza di stima personale nei confronti di Gattuso. “Diciamo che non è una persona che gode della mia stima,” ha dichiarato Montolivo, “però mi auguro che faccia bene sulla panchina della Nazionale. Non vedere l’Italia per la terza volta consecutiva ai Mondiali sarebbe straziante”.
Questa netta presa di posizione da parte di Montolivo ha immediatamente riacceso i riflettori su un episodio controverso risalente al periodo in cui i due hanno condiviso lo spogliatoio del Milan. Il motivo della ruggine tra i due è da ricercarsi in un periodo buio per la carriera del centrocampista, quando Gattuso, allora tecnico rossonero, lo mise fuori rosa, adducendo motivazioni di carattere fisico. Un’accusa che Montolivo ha sempre fermamente smentito, denunciando una gestione scorretta e in malafede della situazione da parte dell’allenatore.
Nel 2019, intervistato dal Corriere della Sera, Montolivo aveva già raccontato la sua versione dei fatti, mettendo in luce le anomalie di quella decisione. “Gattuso mi disse che i miei dati nei test non erano al livello dei miei compagni,” aveva rivelato l’ex calciatore. “Ma sarebbe stato impossibile visto che fino a metà novembre non mi è mai stato concesso di allenarmi con il gruppo. Per giustificare la mia chiamata, poi, Gattuso fece riferimento all’indisponibilità di Brescianini e Torrasi, due Primavera. Quasi dovesse scusarsi.”
La situazione era paradossale e penalizzante per Montolivo: “Dopo il torello con la squadra, venivo invitato ad allenarmi, spesso solo, altre volte con Halilovic, o con i giovani della Primavera. Per me non era successo nulla, ma non sono riuscito a spiegarmi questa situazione e non ho mai avuto risposte.” Un trattamento che Montolivo ha vissuto con amarezza, specialmente ricordando come, nel novembre 2017, quando Gattuso subentrò a Montella, fu proprio lui a chiedere e ottenere il sostegno di Montolivo e di altri giocatori esperti.
Montolivo ha rievocato indirettamente questo episodio anche in tempi più recenti, commentando i problemi tra Leonardo Bonucci e la Juventus, mostrando come il mancato dialogo e la scorrettezza possano generare profonde ferite. “Anche a me è capitato di finire fuori rosa, al Milan,” aveva detto. “Ho trovato un allenatore scorretto che senza neanche comunicarmelo di persona mi ha messo fuori rosa, in malafede. Per il bene della squadra ho preferito incassare.”
Queste dichiarazioni, riportate anche da calciomercato.com, aggiungono un ulteriore strato di complessità alla possibile nomina di Gattuso alla guida della Nazionale. Se da un lato l’ex “Ringhio” è un personaggio carismatico e molto apprezzato per il suo temperamento, dall’altro le ombre del passato con Montolivo potrebbero rappresentare un primo ostacolo da superare nell’opinione pubblica e all’interno di un ambiente che richiede massima coesione e serenità. L’Italia attende, con il fiato sospeso, la decisione definitiva e l’inizio di una nuova era che possa finalmente riportare la Nazionale ai fasti di un tempo.