Giovani, forti e sfacciati. La prima volta a Coverciano di Leoni, Fabbian e Pio Esposito: “Orgogliosi di far parte di questo gruppo” | OneFootball

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·2 September 2025

Giovani, forti e sfacciati. La prima volta a Coverciano di Leoni, Fabbian e Pio Esposito: “Orgogliosi di far parte di questo gruppo”

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Giovani, ma sfacciati. Gennaro Gattuso è stato chiaro: il talento non basta, serve anche personalità. Con questa doverosa premessa il Ct ha accolto per la prima volta a Coverciano Giovanni Leoni, Giovanni Fabbian e Francesco Pio Esposito, ruoli diversi ma stessa voglia di emergere in un calcio che poco spazio concede ai giovani. E se il difensore classe 2006 è volato quest’estate a Liverpool raggiungendo in Premier League i vari Donnarumma, Vicario, Calafiori, Tonali e Chiesa, Fabbian ed Esposito avranno l’arduo compito di farsi largo in una Serie A che parla sempre più straniero.

“Credo che anche in Italia ci siano i giovani come ci sono all’estero – le parole in conferenza stampa del centrocampista del Bologna - l’importante è avere l’opportunità di sbagliare e riprovare”. “All'estero vengono lanciati più giovani - gli fa eco Esposito - non so il motivo ma è così".


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FABBIAN. Tra i protagonisti di una stagione esaltante, culminata con la conquista della Coppa Italia, Fabbian è rimasto al Bologna dopo essere stato al centro di diverse voci di mercato. Gattuso lo ha paragonato a Frattesi per la capacità di riempire l’area e gli 8 gol realizzati con i rossoblù – a cui si aggiungono i 4 centri in Under 21 – sono lì a confermare quell’abilità negli inserimenti già apprezzata in passato da un altro campione del mondo come Filippo Inzaghi, suo tecnico alla Reggina: “Giocare per la Nazionale è motivo di orgoglio, vestire questa maglia è il sogno di ogni bambino. Qui abbiamo la possibilità di giocare al fianco di grandi campioni, dovremo cercare di estrapolare il maggior numero di cose da loro. La cosa più importante è l'umiltà”. Studia in campo e fuori Giovanni, dimostrando di avere le idee chiare anche per il futuro: “Sto facendo un percorso in economia con un’università on-line. Credo sia un percorso affine ai miei pensieri, l'ho fatto principalmente perché la carriera da calciatore non è lunghissima e dopo devi pensare ad altro”.

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ESPOSITO. È stata una settimana indimenticabile per Francesco Pio Esposito, che venerdì ha festeggiato la convocazione in Nazionale e domenica sera ha esordito in Serie A con la maglia dell’Inter dopo aver già giocato e segnato in estate al Mondiale per club: “Sta succedendo tutto molto velocemente. Sono molto contento di essere qui per la prima volta, è un’emozione grandissima. Questo è un momento molto positivo, ma nel calcio può cambiare tutto velocemente e serve grande equilibrio”. Felice per i complimenti ricevuti da Fabrizio Ravanelli (“sono contento si riveda in me”) e per l’accostamento a Mario Mandžukić (“sono quel tipo di attaccante, che lotta su ogni pallone usando il fisico”), dell’Italia del passato ricorda soprattutto un gol, anzi una doppietta: “Quella di Balotelli alla Germania (semifinale dell’Europeo del 2012, ndr), era il giorno del mio compleanno ed ero a casa con gli amici”. Risale a due anni più tardi l’ultima partecipazione dell’Italia al Mondiale: "Ho sofferto per la mancata qualificazione agli ultimi due Mondiali, ora siamo qui per cercare di invertire questa tendenza".

Il più giovane dei tre fratelli Esposito potrebbe esordire in Nazionale tre anni dopo Salvatore, che aveva debuttato con Roberto Mancini all’età di 21 anni. Bruciare le tappe è una questione di famiglia: “Salvatore mi ha detto di godermi l’esperienza, di vivermi questo momento senza troppe paranoie. Quando sto con i miei fratelli però cerchiamo di parlare il meno possibile di calcio”. Nell’Inter, come in Nazionale, non mancano i modelli da seguire: “A Lautaro ruberei la cattiveria, fa tutto sempre al 100%, anche in allenamento. A Marcus (Thuram, ndr) la semplicità nel fare le cose, nel saltare l'uomo. Dei miei compagni in Nazionale mi è sempre piaciuto Scamacca, trovo che sia un attaccante completo”.

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LEONI. La forza e il carattere sono insite nel cognome, così come la maestosità di un fisico che gli permette di controllare l’attaccante di turno dall’alto dei suoi 196 centimetri. A diciotto anni Giovanni Leoni ha festeggiato l’estate della maturità con un viaggio che ricorderà per sempre: da Parma a Liverpool, perché quando sei bravo per davvero ti possono bastare 17 presenze in Serie A per attirare l’attenzione dei campioni d’Inghilterra in carica. E per guadagnarti anche la prima convocazione in Nazionale maggiore avendo indossato la maglia azzurra solo con l’Under 18 e l’Under 19. Roba da predestinati: “Essere qui è un’emozione indescrivibile – dichiara il difensore romano di nascita e padovano d’adozione nell’intervista rilasciata a Vivo Azzurro TV - è un orgoglio far parte di questo gruppo e allenarmi con dei campioni del genere. Avevo sentito il Ct durante l’estate, avevamo chiacchierato ma non mi aspettavo la convocazione”.

Gattuso è rimasto impressionato dalla sua personalità, dal modo in cui la scorsa stagione ha retto il confronto in campo aperto con due pesi massimi come Romelu Lukaku e Dusan Vlahovic: “Mi fa molto piacere sentire queste parole da parte del mister, che ha avuto una carriera importantissima. Dovrò ripagarlo e far vedere in campo quello che so fare per aiutare la squadra”. Già allenato da Pirlo a Parma, adesso ha come tecnico un altro campione del mondo del 2006, il suo anno di nascita: “Ho rivisto qualche immagine di quel Mondiale, fa un certo effetto essere allenato da campioni del genere. È un piacere e un onore”. L’idolo da bambino era Virgil van Dijk, che da qualche giorno è un suo nuovo compagno di squadra: “Ora ho la possibilità di giocarci insieme e di condividere lo spogliatoio. È una persona eccezionale e un giocatore fenomenale. Qui in Nazionale ho parlato con Bonucci, mi ha dato qualche consiglio visto che è stato un grande difensore. Mi sono sempre piaciute la sua leadership e la sua capacità di giocare palla al piede”.

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Gli Azzurri sotto la guida del Ct Gattuso: secondo giorno di allenamento a Coverciano

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L’ELENCO DEI CONVOCATI

Portieri: Marco Carnesecchi (Atalanta), Gianluigi Donnarumma (Manchester City), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Tottenham);

Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Atalanta), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Federico Gatti (Juventus), Giovanni Leoni (Liverpool), Gianluca Mancini (Roma);

Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Giovanni Fabbian (Bologna), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Nicolò Rovella (Lazio), Sandro Tonali (Newcastle);

Attaccanti: Francesco Pio Esposito (Inter), Moise Kean (Fiorentina), Daniel Maldini (Atalanta), Riccardo Orsolini (Bologna), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Atletico Madrid), Mateo Retegui (Al-Qadsiah), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).

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