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·22 Juni 2025
Governo e calcio, contratti sportivi fino a 8 anni: svolta storica nel calcio italiano, ma la UEFA frena sul Fair Play Finanziario

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·22 Juni 2025
Una novità di portata storica è stata ufficializzata dal Consiglio dei Ministri: in Italia, i contratti dei calciatori professionisti potranno avere una durata massima di otto anni, superando il limite quinquennale che era in vigore da oltre quattro decenni.
La misura è contenuta nel nuovo Decreto sullo Sport, approvato venerdì 21 giugno 2025, e rappresenta un passaggio chiave nella riforma del lavoro sportivo.
Come riportato dal Corriere dello Sport tramite l’analisi dell’avvocato Mattia Grassani, questa modifica consentirà alle società sportive di pianificare in modo più strategico e sostenibile i propri investimenti. In particolare:
Contratti più lunghi permetteranno ai club di proteggere meglio il valore patrimoniale dei propri giocatori;
La possibilità di spalmare gli ammortamenti su otto esercizi di bilancio anziché cinque renderà più agevoli gli investimenti a medio-lungo termine.
In sostanza, i calciatori potranno essere considerati veri e propri asset aziendali a lungo termine, favorendo anche operazioni di mercato più complesse senza compromettere la stabilità finanziaria del club.
Nonostante la nuova normativa nazionale, le regole UEFA in materia di Fair Play Finanziario restano invariate. Come ricorda Calcio e Finanza, gli ammortamenti relativi al costo del cartellino di un calciatore continueranno ad avere come limite massimo i cinque anni, anche se il contratto sottoscritto dovesse essere più lungo.
Questa regola è stata introdotta nel 2023 proprio per arginare operazioni come quelle del Chelsea, che aveva firmato accordi pluriennali (oltre gli 8 anni) con giocatori come Mudryk, Badiashile e Fofana, spalmando il costo su lunghi periodi per contenere l’impatto sui bilanci. Anche la Premier League ha recepito la norma UEFA, vietando ammortamenti superiori ai cinque anni.
Un altro fronte aperto riguarda le norme FIFA sui contratti e la possibilità per i calciatori di recedere unilateralmente. Attualmente, un giocatore over 28 può svincolarsi dopo due stagioni, mentre per gli under 28 il vincolo minimo è di tre anni. La modifica italiana potrebbe indurre la FIFA a rivedere questi limiti: il “periodo protetto” potrebbe passare da 2 a 4 anni per gli over 28, e da 3 a 5 per gli under 28, come ipotizza Grassani. Tuttavia, si tratterebbe di un’evoluzione normativa che richiederà tempo, studi approfonditi e un confronto internazionale.
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