Juventusnews24
·3 November 2025
Graziani non ha alcun dubbio: «C’è una netta differenza tra la Juve di Como e quella di Cremona. C’è una cosa che ho notato immediatamente»

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·3 November 2025

Una metamorfosi. La Juventus vista a Cremona, all’esordio di Luciano Spalletti, è una squadra totalmente diversa da quella, irriconoscibile, affondata a Como solo pochi giorni prima. A sottolineare la differenza abissale è l’ex campione del mondo Ciccio Graziani, che intervenuto a La Nuova DS (negli studi di Rai Sport), ha promosso senza riserve la “prima” del nuovo tecnico, lanciando al contempo una frecciata alla gestione precedente.
Secondo l’analisi dell’ex attaccante, il cambiamento più evidente non è stato nemmeno tattico, ma mentale e di organizzazione. La Vecchia Signora di Igor Tudor vista a Como è stata bocciata senza appello, definita “impaurita” e disorganizzata. Al contrario, la squadra vista a Cremona ha mostrato un comportamento collettivo.
GRAZIANI – «Sembravano due squadre completamente diverse dalla partita contro il Como a quella contro la Cremonese e non parlo dal punto di vista tattico ma contro il Como sembravano messi lì a caso, ero impaurito dalla disorganizzazione della squadra. Ora invece c’è un comportamento corale di vari elementi della squadra.»
Graziani ha poi voluto soffermarsi sulla prestazione di Filip Kostic, autore del gol lampo che ha sbloccato la partita e nominato MVP del match. Una rinascita che, per l’opinionista, è il simbolo di una gestione precedente miope, che ha sprecato una risorsa importante.
GRAZIANI – «Questo Kostic poi meritava di giocare un pochino di più, è molto bravo in quel ruolo ma non ha accumulato molti minuti con Tudor».
L’analisi di Graziani è dunque un’investitura per Spalletti e una critica netta a Tudor. Il nuovo tecnico, in un solo allenamento, è riuscito a ridare un «comportamento corale» a un gruppo che a Como sembrava «messo lì a caso». La rinascita di Kostic, giocatore che «meritava di giocare di più» ma che Tudor aveva accantonato, è la prova più evidente del cambio di rotta. La Juve di Cremona non sarà stata perfetta, ma per Graziani è tornata a essere, finalmente, una squadra.









































