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·27 Agustus 2025
Igor Protti: “Parto sotto 3-0 contro il tumore, ma voglio ribaltare la partita”

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·27 Agustus 2025
L’ex bomber di Napoli e Livorno racconta la sua battaglia contro la malattia: “Ho paura del futuro, ma non smetterò di lottare”.
Igor Protti, storico attaccante e simbolo dei labronici, ha parlato per la prima volta apertamente della malattia che lo ha colpito, dopo l’annuncio sui social del 5 luglio: «Ho uno sgraditissimo ospite». In un’intervista a Il Tirreno, l’ex calciatore ha raccontato i momenti più difficili di questi ultimi mesi, segnati dall’intervento di stomia e da un ciclo di chemioterapia in corso.
Una sfida quotidiana, tra paura e forza d’animo
«Navigo a vista, giorno dopo giorno. Alcuni giorni sono più facili, altri molto più difficili. Da giugno il mio mondo è cambiato», racconta Protti, che oggi trascorre gran parte del tempo in casa, cercando di gestire le energie con passeggiate brevi e momenti di riposo.
La paura, ammette, è una compagna inevitabile:
«Ho paura e non ho problemi a dirlo. La paura è un sentimento naturale, ti aiuta a sopravvivere. Da fuori mi hanno sempre visto come un guerriero, ma sono un uomo, ho le mie debolezze. Ho paura di guardare al futuro: un tempo mi sentivo immortale, pensavo solo a ciò che sarebbe venuto dopo. Poi arriva una diagnosi e quel futuro diventa un’incognita.»
La metafora del campo: “Sono sotto 3-0, ma voglio rimontare”
Con la determinazione che lo ha sempre contraddistinto in campo, Protti affronta la sua battaglia con lo spirito del calciatore:
«Questa è una partita infame. Sono entrato in campo in ritardo, sul 3-0 per lui. Ma le rimonte esistono, e io ci proverò.»
L’affetto dei tifosi e il ritorno allo stadio
Nonostante la malattia, Protti è tornato allo stadio Armando Picchi il 22 agosto per assistere al debutto del Livorno in Serie C:
«Ci tenevo a esserci, sono arrivato con la chemioterapia attaccata. Ho pianto tanto, lacrime di affetto e di nostalgia. Ho pensato: e se fosse l’ultima volta? Ma ho voluto esserci per ringraziare chi mi ha mostrato vicinanza: tifosi, amici, la mia famiglia.»
Accanto a lui la compagna Daniela, i figli Nicholas e Noemi, i nipoti, e l’amico di sempre Cristiano Lucarelli:
«Doveva dare lui il calcio d’inizio, ma mi ha detto: “Igor, scordatelo. Vieni in mezzo al campo con me”. Gli voglio bene, è un generoso.»
Un messaggio per chi lotta
La presenza di Protti non è stata solo simbolica, ma anche un messaggio di speranza:
«Ci sarà stato qualcuno in quei 7000 che sta vivendo la mia stessa battaglia. A loro va il mio abbraccio più stretto.»