Il Bologna è lo specchio della sua società: forte e con le idee chiare. Le rivali alle spalle corrono, ma è giusto guardare anche il terzo posto | OneFootball

Venezia-Bologna 0-1: relativamente al match disputato ieri al Penzo, solo note liete in casa rossoblù.

La classifica straordinaria – Il Bologna sta volando e meno male, perché anche le dirette concorrenti non mollano. Oltre a doversi guardare da quelle dietro, però, i rossoblù possono anche mettere nel mirino le primissime della classe: sia Atalanta che Napoli stasera sono attese da due partite difficili, e presto scopriremo se grazie ai tre punti conquistati ieri i ragazzi di Italiano avranno accorciato le distanze addirittura dal podio del campionato.

I quattro pilastri imprescindibili – Sull’ostico campo di Venezia è arrivata una vittoria da squadra cinica e matura, da autentica big che può contare su un portiere fortissimo e praticamente insostituibile quale è Skorupski, un grande attaccante come Orsolini e una coppia di centrocampo formidabile che è quella composta da Freuler e Ferguson: anche nelle giornate un po’ meno brillanti è impossibile rinunciare a due elementi di tale intelligenza calcistica.

La società modello – La squadra è lo specchio della società, che ha imbastito un progetto a lungo termine di cui stiamo gustando i frutti più succosi da due anni a questa parte. L’ambiente è stabile, le idee sono chiare e quando si procede così alla fine risultati arrivano. L’intervista rilasciata dal presidente Saputo in settimana è servita appunto a ribadire che la proprietà è forte e le basi poggiate sono solidissime, e che tutto quello di cui stiamo godendo è conseguenza di un percorso e di una visione decennale.

L’entusiasmo a mille – Squadra e ambiente arrivano allo storico appuntamento di martedì in Coppa Italia con enorme carica, ci sono tutti i presupposti possibili per fare bene. Ma attenzione all’Empoli, che giusto ieri a Como ha dimostrato di essere vivo ed è un gruppo abituato a lottare, per informazioni chiedere a Fiorentina e Juventus. Dunque, ancora una volta, al Castellani ci sarà da sudare.