Il padre di Raimondo: “Era fatta con la Sampdoria, poi è arrivata la chiamata di Breda” | OneFootball

Il padre di Raimondo: “Era fatta con la Sampdoria, poi è arrivata la chiamata di Breda” | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: PianetaSerieB

PianetaSerieB

·5 Februari 2025

Il padre di Raimondo: “Era fatta con la Sampdoria, poi è arrivata la chiamata di Breda”

Gambar artikel:Il padre di Raimondo: “Era fatta con la Sampdoria, poi è arrivata la chiamata di Breda”

Pietro Raimondo, padre di Antonio, attaccante ora in prestito alla Salernitana ma di proprietà del Bologna, è intervenuto ai microfoni di EuropaCalcio. Raimondo Senior ha svelato, tra i vari punti toccati, un curioso retroscena di mercato: “Il primo gol con la Salernitana? Una rete importantissima, una liberazione direi. Veniva da mesi in cui aveva giocato pochissimo ed era stato anche infortunato. Inoltre, essendo salernitano ci teneva tantissimo a fare bene. Noi viviamo a Ravenna ma siamo originari di Ascea, un paese del Cilento, terra che Antonio ha nel cuore. Domenica infatti è corso subito sotto la Curva per dire: “Ho segnato per la mia gente”.

Lui a casa ha sempre parlato salernitano, non romagnolo. Lo ha imparato sin da bambino, quando durante le feste e in estate andavamo ad Ascea. Ora quindi può diventare un giocatore cruciale per la Salernitana in vista di questo obiettivo salvezza? Certo. Inoltre, nel bene e nel male Salerno è una piazza importante. A gennaio stava per andare alla Sampdoria, era tutto fatto con i blucerchiati. Poi Breda lo ha chiamato e gli ha chiesto di andare alla Salernitana: Antonio non ci ha pensato due volte a dirgli di sì. Era orgoglioso.


Video OneFootball


Cosa non ha funzionato con il Venezia? A dire la verità, non lo sappiamo nemmeno noi. Secondo me, un fattore potrebbe essere stato che ricopriva lo stesso ruolo di Joel Pohjanpalo, vale a dire il capitano e anche il leader dello spogliatoio del Venezia. Ma comunque anche l’esperienza arancioneroverde, durante la quale si è allenato con attaccanti validi quali lo stesso Pohjanpalo ma anche Gytkjaer, gli è servita per crescere. Ma del resto, qui in Italia se hai meno di 24-25 anni sei ancora un ragazzino. Nella partita contro la Fiorentina a inizio campionato, con Pohjanpalo infortunato, Antonio entrò all’inizio del secondo tempo e fece un’ottima prestazione, andando anche vicino al gol. Tutti ne parlarono benissimo. In ogni caso, il presente si chiama Salernitana“.

Lihat jejak penerbit