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·29 September 2025
🎙️ Il primo allenatore di Camarda: “Francesco già a 5 anni aveva qualcosa in più degli altri bambini. 1° gol in A? Se lo è meritato”

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Primo gol in Serie A per Francesco Camarda che ha permesso al Lecce di ottenere un preziosissimo punto a tempo scaduto contro il Bologna. La favola del bomber classe 2008 inizia a 7 km circa da San Siro: nel G.S.D. Afforese. Il suo primissimo allenatore Massimo D’Amaro ne ha raccontato i primi passi a TMW:
“Francesco è stato il bambino più forte che ho avuto. Già a 5 anni si vedeva che aveva qualcosa in più degli altri bambini. ‘Testa, cuore e piedini’: era questo il nostro motto. Lui arrivava per primo al campo e se ne andava per ultimo. Ricordo che si fermava da solo in campo a provare i palleggi e le finte, mentre i suoi coetanei andavano in doccia. Francesco era innamorato del pallone, lo è sempre stato, anche perché col pallone faceva quello che voleva, segnava in qualsiasi modo. Bisognava frenarlo per permettere a tutti di giocare e, a ogni sostituzione, la prima cosa che diceva era: ‘Mister, e io quando rientro?'”.
Si dice che su di lui avesse messo gli occhi pure l’Inter: “Diverse squadre l’avevano monitorato ai tempi, ma quella che prima ci ha creduto, grazie anche a Giovanni Vallelonga (ex osservatore del Milan, oggi al Monza), fu proprio il Milan. Ricordo la prima volta che andammo al Vismara a fare un allenamento insieme ad altri ragazzi che arrivavano da tutta la Lombardia: anche in quel caso Camarda fece la differenza”.
Una data indimenticabile, proprio come il 28 settembre 2025, il giorno del suo primo gol in Serie A: “Non ho guardato la partita perché non era titolare, ho iniziato solo quando ho visto che era subentrato. Non pensavo segnasse perché comunque il Bologna è una squadra impegnativa. Quando all’ultimo minuto è arrivato il suo gol su calcio d’angolo ho sorriso e ho pensato: ‘Te lo sei meritato'”. D’Amaro poi aggiunge: “Non l’ho ancora sentito perché è giusto che si goda prima il suo momento: lo sentirò magari nei prossimi giorni”.
E a chi ancora discute sul suo prestito al Lecce, anziché restare al Milan, l’ex tecnico di Camarda risponde così: “Sono scelte difficili: è chiaro che ripetere un’altra stagione come la precedente, dove lo spazio che gli è stato dato è stato pochissimo, sia in Serie A sia con il Milan Futuro, non giovava a nessuno. Sui ragazzi in generale, anche in ottica Nazionale, dico che va data loro più fiducia e vanno fatti crescere. Altrimenti ci troviamo senza un bacino adeguato”. Infine, una difesa quasi paterna del giovanissimo talento ancora di proprietà del Diavolo: “Francesco ha la sua età e deve crescere: va aspettato. Lecce è un’ottima piazza, però bisogna farlo giocare e dargli tanto minutaggio. Sennò non sarebbe convenuto tenerlo al Milan?”.
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