Juve Borussia Dortmund vista da Vaciago: «Non sarà mai una partita banale, anche stavolta potrebbe diventare un pezzo di storia. Ecco perché» | OneFootball

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·16 September 2025

Juve Borussia Dortmund vista da Vaciago: «Non sarà mai una partita banale, anche stavolta potrebbe diventare un pezzo di storia. Ecco perché»

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Juve Borussia Dortmund, ecco il pensiero di Guido Vaciago in vista dell’esordio dei bianconeri in Champions League

Nel suo editoriale su Tuttosport, il direttore Guido Vaciago ha presentato così Juve Borussia Dortmund. Ecco il suo pensiero verso l’esordio in Champions League.

PAROLE – «Anche stavolta potrebbe diventare un pezzo di storia. D’altronde, non sarà mai una partita banale. Juve-Borussia, in più di trent’anni, ha scandito momenti epici della storia dei due club fino a diventare un detonatore emotivo potentissimo. Basta dirlo, «Juveborussia», e un vortice di ricordi travolge i tifosi. Il primo è del 1993, finale Coppa Uefa: è la Juve di Baggio e Vialli, ma ci sono anche Peruzzi, Kholer, un geniale Di Canio, Moeller, Marocchi e un certo Antonio Conte a centrocampo. In panchina c’è il Trap e la finale è stata conquistata superando, con due formidabili partite, il Paris Saint Germain di Weah e Ginola. La finale di Uefa si gioca ancora in doppia gara e si inizia al Westfalen. Michael Rummenigge (il fratellino di Karl Heinz) segna dopo due minuti, ma quella partita diventa la lectio magistralis di Roberto Baggio che, in quei novanta minuti, conquista metà del Pallone d’Oro che gli verrà consegnato a dicembre. Finisce 3-1 per la Juventus e il ritorno è una tale formalità (3-0, per la cronaca) che i tifosi si gemellano durante la partita. Quella Coppa resta l’unico trofeo della restaurazione bonipertiana, seguita al fallimento di Maifredi e Montezemolo, ma nei nomi di quella formazione si legge la filigrana del ciclo di Giraudo, Moggi e Lippi, che proprio contro il Borussia vive altri momenti cruciali.


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Insomma no, non può essere una partita banale e sarà difficile non cercare qualche significato dentro la sfida di questa sera, con una Juventus giovane che spera in un altro battesimo europeo contro il Borussia. Un dieci da lanciare nella storia, tra l’altro, ce l’avrebbe pure e, quel gol di Del Piero lo ha visto e rivisto su YouTube. Certo, è spericolato correre sul filo delle analogie con la partita di trent’anni fa, perché quella era un’altra storia e soprattutto un’altra Juve. Questa è ancora imperscrutabile, ma lascia trapelare gioiose speranze con l’esuberanza dei suoi giovani contenuta dalla severa sobrietà – molto juventina – di Tudor. Le notti di Champions, d’altronde, sono fatte per sognare. Se c’è il Borussia, poi».

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