Juventusnews24
·21 Desember 2025
Juve Roma, la moviola dei giornali: «Sozza promosso a pieni voti. Bremer-Pellegrini, il contatto è davvero lieve»

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·21 Desember 2025

Le grandi sfide di campionato portano sempre con sé uno strascico inevitabile di discussioni arbitrali, ma nel caso del vibrante big match dell’Allianz Stadium, la direzione di gara sembra aver convinto la critica più severa. La rubrica dedicata alla moviola di Juve Roma sulle colonne de La Gazzetta dello Sport analizza questa mattina con la lente d’ingrandimento i due episodi più controversi della partita, assolvendo pienamente l’operato dell’arbitro Simone Sozza. Il fischietto della sezione di Seregno ha dovuto gestire una gara ad alta intensità agonistica e nervosa, prendendo decisioni che la “Rosea” giudica corrette e coerenti con il metro di giudizio moderno.
Il primo momento di tensione si verifica alla mezz’ora della prima frazione di gioco, precisamente al minuto 31. Il capitano giallorosso Lorenzo Pellegrini cade all’interno dell’area di rigore bianconera dopo un incrocio di traiettorie con il difensore Gleison Bremer. Le proteste degli ospiti sono timide ma presenti. Secondo l’analisi del quotidiano milanese, la scelta di lasciar proseguire è ineccepibile: dalle immagini si nota come non ci sia un “pestone” vero e proprio, ma soltanto una strisciata sulla parte esterna del piede sinistro del centrocampista. Un contatto considerato di entità troppo lieve (“troppo poco”) per giustificare la concessione della massima punizione in una partita di questo livello.
Il secondo episodio sotto la lente riguarda la rete che ha riaperto i giochi al minuto 75. Il gol di Tommaso Baldanzi, che ha fissato il punteggio sul 2-1, nasce da un’azione insistita della Roma avviata da un recupero palla deciso. La moviola si concentra sul tackle scivolato di Wesley ai danni di Edon Zhegrova (subentrato nella ripresa). Anche in questo caso, la decisione di convalidare è corretta: l’intervento del laterale giallorosso è pulito, senza fallo, colpendo pienamente il pallone prima dell’avversario. Il direttore di gara ha valutato bene la dinamica, confermando la regolarità di una marcatura che ha reso incandescente il finale ma che non vizia il risultato del campo. La vittoria della Juventus di Luciano Spalletti è dunque legittima anche sotto il profilo disciplinare.









































