Juventus Under 17, l’importanza di vincere anche quando non si brilla: ecco le impressioni post match contro il Cesena. L’analisi completa della partita | OneFootball

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·28 Oktober 2025

Juventus Under 17, l’importanza di vincere anche quando non si brilla: ecco le impressioni post match contro il Cesena. L’analisi completa della partita

Gambar artikel:Juventus Under 17, l’importanza di vincere anche quando non si brilla: ecco le impressioni post match contro il Cesena. L’analisi completa della partita

Juventus Under 17, le impressioni dopo il Cesena chiarificano la forza del gruppo: i classe 2009 in mano a Grauso sognano di ripetere l’impresa della passata stagione. Tutti i motivi per cui non sarebbe un’utopia

La vittoria per 2-0 contro il Cesena ha permesso alla Juventus Under 17 di guadagnare il primo posto nel girone A del campionato nazionale di categoria a più 1 dal tris di inseguitrici agguerrite (Bologna, Torino e Spezia). La differenza è che la squadra bianconera ha una gara in meno rispetto alle altre, da recuperare a novembre in trasferta contro la Virtus Entella. L’ultima gara casalinga ci dà lo spunto per fare una prima analisi sulla squadra di Grauso, riconfermato alla guida dei 2009 dopo lo splendido trionfo della passata stagione in campionato.

Partiamo dai numeri per dare un po’ di contesto: in 7 partite, la Juventus Under 17 ha guadagnato 17 punti, frutto di 5 vittorie e 2 pareggi. Le reti messe a segno son ben 24( una media di quasi 3 gol e mezzo a gara) e solo 7 invece quelle subite. Miglior attacco del girone in compagnia del Bologna e seconda miglior difesa alle spalle del Torino a quota 6. Segnano tutti, ma proprio tutti: Paonessa è il miglior realizzatore ad ora con 6 centri, segue il collega Corigliano con 5 ed Aresini a 4. Rocchetti, ruolo difensore centrale, ne ha fatti ben 2, sintomo che la squadra gira e bene.


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Anche nelle “giornate no” la squadra pare matura: modulo e movimenti ormai amalgamati nella gestione della partita

Pur in una giornata non particolarmente brillante la Juventus Under 17 ha portato a casa altri 3 punti, sforzo poco più che minimo e massimo risultato. Ha colpito lo scacchiere di Grauso: movimenti ormai a memoria dei giocatori classe 2009, che si cercano e trovano a meraviglia. Paonessa e Urbano (le due punte) sono i primi a difendere e i primi a cercare, appena possibile, la profondità. Questo rafforza il gruppo e motiva tutti gli 11 a dare il massimo, garantisce compattezza difensiva. Tatticamente risultano fondamentali le posizioni di Brancato e Corigliano: giocano spesso in verticale e sono liberi di muoversi avanti e indietro. Il primo fra difesa e centrocampo, il secondo fra centrocampo e attacco.

Nella gara della Juventus Under 17 contro il Cesena si è visto chiaramente Brancato scendere sulla linea dei centrali, porsi al centro e ragionare la manovra di impostazione. Questo permette ai due esterni (Rigo e Del Fabro/Carfora) di alzarsi e farsi trovare già pronti ad offendere. Corigliano attira a sé più avversari, libera spazi per i compagni con le sue giocate o anche semplicemente trovando il miglior incastro nel mare della mediana. La squadra si ritrova quindi ad attaccare con almeno 6 elementi, tutti potenzialmente pericolosi. Il gruppo pare maturo e consapevole della sua forza, non è una squadra che si specchia ma cinica e nei momenti giusti.

L’esempio Cesena torna ancora in supporto a proposito: come detto i ragazzi bianconeri non hanno giocato la loro miglior partita ma hanno gestito le occasioni in modo da “uccidere” sportivamente l’avversario. Il primo gol della Juventus Under 17 è arrivato a poco dal termine della prima frazione, alla prima chance netta a favore e dopo diversi spunti interessanti degli ospiti. Il secondo gol, invece, subito ad inizio ripresa per dare un’ulteriore inclinazione alla partita. Dal 55′ il match era in ghiaccio ed ha subito un’accelerata nei minuti finali solo grazie ai cambi.

La gestione delle individualità e l’inserimento dei più “piccini”

Per quanto detto finora non sarebbe utopistico pensare di eguagliare quanto di fantastico fatto l’anno scorso, proprio perché oltre al talento (tanto) c’è un gruppo che lotta, attacca e difende assieme: individualità che si mettono a piena disposizione. In questo aspetto di gestione Grauso e il suo staff sono stati davvero lodevoli. La Juventus Under 17 è una squadra vera, lo dimostra anche l’inserimento di alcuni 2010 al fine non soltanto della programmazione, ma all’utilità presente dei match. Gol e prestazioni ottime di Tufaro, Pamé e Pipitò sono la riprova.

Poter attingere dai più piccoli è importante, farli inserire al meglio ancor di più. Discorso simile per i nuovi arrivati: Aresini e Baba Hay hanno dato un sprint in più, in una trequarti già frizzante e ricca di opzioni. La Juventus Under 17 ha tutto per potersi confermare fra le migliori della categoria: dalla tecnica al carattere, dai bomber alla difesa arcigna e tre portieri validissimi a prescindere da chi difenda i pali. Ora tocca lavorare e migliorare quanto già evidenziato, con la testa al prossimo impegno di Chiavari.

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