Katia Serra: «Italia femminile, con l’Inghilterra c’è il 40% di possibilità. Ma le giocatrici pensano di più…» | OneFootball

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·19 Juli 2025

Katia Serra: «Italia femminile, con l’Inghilterra c’è il 40% di possibilità. Ma le giocatrici pensano di più…»

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Katia Serra: «Italia femminile, con l’Inghilterra c’è il 40% di possibilità. Ma le giocatrici pensano di più…». Le dichiarazioni dell’ex attaccante

L’Italia femminile si prepara a sfidare le campionesse in carica dell’Inghilterra nella semifinale dell’Europeo. Per analizzare le speranze e le strategie delle Azzurre, La Gazzetta dello Sport ha interpellato una delle voci più lucide e competenti del calcio femminile italiano: Katia Serra, ex calciatrice e oggi apprezzata opinionista Rai.

La sua è un’analisi che non nasconde le difficoltà, ma che al tempo stesso individua con precisione i punti di forza su cui l’Italia può e deve puntare. Dalla solidità di una difesa che “può fare la differenza” alla spensieratezza di chi non ha la pressione addosso, fino ai meriti del ct Soncin nel ricostruire l’autostima del gruppo. Ecco il suo parere.


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Katia Serra, quante chance ha l’Italia di battere l’Inghilterra? «Per il passaggio in finale direi 60 per cento Inghilterra e 40 Italia, ma parlando con le nostre ragazze credo che si diano una percentuale di successo più alta, e di loro mi fido. E poi la pressione adesso è tutta sull’Inghilterra: le azzurre dovranno giocarsela con spensieratezza».

Si aspettava che le campionesse in carica faticassero così tanto a battere la Svezia? «Sì, perché hanno problemi evidenti in difesa. L’Italia invece ha dato prova di solidità e con la sua qualità difensiva può dare fastidio alle inglesi».

Difesa a parte, su che cosa può puntare l’Italia?«Sulla velocità. Quella di Cantore, ma anche quella del collettivo, che ha la capacità di fare un gioco diretto, verticale».

Qual è il merito più importante di Soncin?«Ha alzato l’autostima di ogni singola giocatrice migliorando così quella del gruppo. La squadra è migliorata anche grazie al lavoro di sinergia del ct con i club. Ora le ragazze in Nazionale seguono il lavoro dei club e c’è continuo scambio di informazioni. Anche per questo il rendimento atletico è cresciuto».

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