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·20 November 2025

La falconiera Piergentili fa chiarezza: "La verità sulla trattativa sfumata con la Lazio"

Gambar artikel:La falconiera Piergentili fa chiarezza: "La verità sulla trattativa sfumata con la Lazio"

Intervenuta a Radio Laziale, Manuela Piergentili, falconiera in lizza per un ruolo all'interno della società biancoceleste, ha parlato della trattativa poi sfumata con il club. Nelle ultime ore sono infatti uscite alcune sue dichiarazioni riguardo il comportamento della società nei suoi confronti, che, nonostante diversi colloqui e incontri ha scelto di abbandonare la pista della Piergentili, chiudendo così una possibile collaborazione con la Lazio.

L'intervento della Piergentili

La vicenda è stata semplicissima. è uscito il caso Bernabè, torna il 14-15 gennaio, ora non ricordo di preciso la data. Io il 18 gennaio ho inviato un'email alla dottoressa Mezzaroma, perché comunque sapevo che volevano una falconiera donna. Io laziale, con la passione per i rapaci, ho detto ok, ci trovo. Vuoi vedere che mi chiamano? Sicuramente no. Bene, io il 18 gennaio, ti dico anche l'orario, alle 9.22 invio quest'email alla dottoressa, dopo circa un'ora ricevo una telefonata con un numero che non conoscevo, rispondo e mi dice buongiorno sono il presidente Lotito. Io non pensavo che mi chiamasse il presidente Lotito. Poi dopo ovviamente ho riconosciuto la voce e ci siamo messi a parlare. Lui mi ha detto guarda, so che hai inviato un email a mia moglie e volevo sapere se per oggi eri disponibile per vederci e per parlare di questa questione dell'aquila. Io gli ho detto certo ovviamente e alle 15 ci siamo incontrati a Fornello e c'è stato il primo colloquio. Siamo stati insieme circa due ore, abbiamo parlato più o meno dell'addestramento, di come si poteva far volare un'aquila allo stadio, le tempistiche, ovviamente anche il fattore economico. Abbiamo parlato di un po' di cose. Olimpia essendo di Bernabè e c'era anche il caso lascio o non lascio Olimpia, la porto via o non la porto via. Quindi io al Presidente avevo suggerito proprio questa cosa: gli avevo detto per me signor Presidente lei deve fare questo, deve prendere un'aquila per sé, intestarla alla società sportiva Lazio e nel caso in cui poi ci dovesse essere un problema con il falconiere che sverrà comunque l'aquila resterà alla società sportiva Lazio, perché il simbolo della Lazio e l'aquila non è il falconiere, perché il falconiere può avvenire chiunque, ma il simbolo specifico della Lazio era l'aquila, quindi il mio suggerimento era proprio quello che il Presidente gli prendesse un'aquila per la società, se la intestasse lui e nel caso in cui poi ci doveva essere un problema con il prossimo falconiere l'aquila comunque restava alla Lazio e il prossimo falconiere che sarebbe venuto avrebbe dovuto solamente fare un approccio di conoscenza con l'aquila, non più un addestramento per farla volare allo stadio, farla abituare ai rumori. Nel frattempo tra gennaio e febbraio ancora non avevo sentito nulla, io poi ho chiamato di nuovo il Presidente e il Presidente mi ha detto Manuela guarda c'è da pazientare un po' perché Bernabè era ancora all'interno di Formello. Era proprio dentro Formello e non usciva, quindi lui mi ha detto dobbiamo temporeggiare e aspettare un secondo. Poi io lì mi sono calmata e ho aspettato. Nel frattempo però al mio fianco c'era una persona che io ritenevo fosse mia amica, ma credo che l'amicizia ce l'avevo solo io perché si è rivelato poi per quello che era. Ci stavano degli eventi in corso tra gennaio e maggio, ma io questi eventi sinceramente non volevo farli perché a me interessava solamente far volare l'aquila allo stadio, solo quello. Erano eventi extra-Lazio, non c'entravano nulla con la Lazio. Un filone che io sinceramente non volevo perché a me non interessava fare questa cosa, tant'è vero che questa persona ovviamente spingeva per fare questo, ma io più e più volte gli dicevo che non volevo farlo. E infatti poi è subentrato un secondo individuo, quello che hanno fatto insieme sinceramente non mi riguarda, non mi interessa, però da quando è subentrato questo individuo. Poi il 6 maggio mi richiama la dottoressa Mezzaroma per fare un secondo colloquio con lei conoscitivo perché comunque io lei non l'avevo conosciuta e in questo colloquio eravamo io la dottoressa, il signore Emanuele Floridi e Enrico Lotito. In questo incontro abbiamo parlato di nuovo dell'addestramento, del mio vestiario che avrei indossato nel momento in cui sarei scesa in campo con la Lazio, abbiamo parlato del nome dell'aquila. Gli ho suggerito come fare, ad esempio gli ho suggerito il fatto di portare l'aquila sul pugno e farla conoscere ai tifosi, era una mia idea che loro hanno fatto propria e poi adesso la stanno mettendo in atto con il nuovo falconiere. E quindi questo progetto penso proprio che a loro gli sia piaciuto e non poco. Giacomo è proprio una terza persona, diciamo, che è subentrata, non so come, però è la terza persona. Quindi ho presentato il progetto, gli ho suggerito di far conoscere l'aquila ai tifosi cosicché l'Aquila si abituava anche ai rumori perché ovviamente un'Aquila non prende un animale così e lo butta in mezzo a 60.000 persone con le luci, con il rumore. Certo. Ci vuole comunque una fase di addestramento e io gli avevo suggerito, facciamo una cosa, prendiamo l'aquila, visto che eravamo a maggio, ho detto la possiamo presentare anche al ritiro a Formello. Non è un problema perché sapevo che comunque il ritiro non si faceva più ad Auronzo, ho detto la possiamo comunque presentare lì, poi la possiamo far abituare allo stadio, portarla a una partita casalinga facendogli fare il giro del campo così i tifosi la vedono, il giro del campo sul pugno. La società mi aveva chiesto esplicitamente di trovare un'aquila e io quest'aquila l'ho trovata praticamente il pomeriggio stesso.

Continua la falconiera

Ho trovato l'aquila il giorno stesso dopo il colloquio. Quando il mio rapporto con la Lazio si inceppa? Mi ha penalizzato il fatto di essere laziale, ma è un mio sentore. Penso che quei due individui si sono mezzi in mezzo a questa cosa, e hanno creato una collisione. In base a quegli eventi che non ho voluto fare, sotto suggerimento di quella persona che io reputavo amica è subentrata questa seconda persona che è stata portata a fare questi eventi, e non so se è stato presentato addirittura come il nuovo falconiera della Lazio. E credo che il punto di rottura sia stato questo.  La mia delusione sta nel fatto di non esser stata nemmeno avvisata: per me la società può fare ciò che vuole, ma sono stata molto disponibile, ho offerto idee, ho speso tempo e energie, e nemmeno mi hanno chiamato per dirmi di aver scelto un'altra persona. Io a qual punto non avrei detto nulla. È stata una delusione, una presa in giro, perché mi dicevano anche come mi sarei dovuta vestire, e poi che fai sparisci? Questa è la mia delusione, mi aspettavo almeno una chiamata, una mail, un messaggio. Riguardo Giacomo Garruto (il nuovo falconiere, ndr)? Quei post non lo rappresentano minimamente per come conosco io Giacomo, sono stati fatti secondo me da un bambino, lui non è così. Questo lo posso dire con certezza. La cosa che mi ha deluso è il fatto ce sapevano che c'ero io, e anche in quel caso non mi è arrivata nessuna chiamata, questo mi ha deluso di Giacomo.  Se mi erano arrivate garanzie da parte della Lazio? Vi posso garantire che al secondo colloquio sembrava che fossi io. Avevamo parlato del lato economico, ed era una cifra davvero irrisoria, giusto per sostentare l'aquila. Cifra irrisoria. Quindi per come avevamo parlato quel 6 maggio sembrava che fossero proprio orientati su di me. Non ho nulla scritto, perché abbiamo avuto un incontro. Io chiedevo solo una chiamata. Ognuno fa ciò che vuole, ma la mia era un desiderio legato alla passione per la Lazio e per i rapaci, e per me sarebbe stato un coronamento di un sogno. Io non avrei lucrato. Io a quegli eventi ho detto un “no” categorico, e per me contava solo la Lazio.

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