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·14 November 2024
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Può Lautaro Martinez creare un problema a Taremi? In modo indiretto sì. Perché il bisogno di giocare del capitano ha finito per ridurre sempre più i minuti di campo dell’iraniano. Rallentando ancora di più il suo inserimento.
PROBLEMA DI GESTIONE – Possiamo chiamarlo paradosso Lautaro Martinez. Ed è quel fenomeno per cui la gestione del capitano la sta in realtà pagando Mehdi Taremi. Chiaramente un’esagerazione, una sorta di iperbole. Ma anche una considerazione basata sui fatti. A partire da uno: l’iraniano non è ancora una vera alternativa in casa Inter. E arrivati a novembre bisogna farsi qualche domanda.
ALTERNATIVA IN ATTACCO – Taremi infatti è stato preso da Marotta e Ausilio non come semplice attaccante di riserva. Quello cui riservare le briciole mentre i titolari giocano sempre. L’ex Porto è arrivato per rinforzare la rosa rispetto al 2023-2024. Per dare una reale alternativa a Thuram e Lautaro Martinez. Qualcuno che potesse andare in campo al posto di uno dei due senza veder crollare il livello. E le prime uscite nelle amichevoli estive promettevano proprio questo. Ma nelle ultime settimane qualcosa è cambiato.
MINUTAGGIO LIMITATO – Taremi in Serie A ha giocato solo una partita da titolare, Inter-Lecce del 24 agosto. In totale è il sedicesimo giocatore della rosa per minutaggio, con 567 minuti. Praticamente la metà dei due titolari. In realtà ha saltato solo due partite, assommando 14 presenze sulle 16 possibili. Ma praticamente tutte con un minutaggio limitato. Limitatissimo. E con una separazione totale tra Champions League e campionato. Dalla coppa infatti arrivano 335 dei suoi minuti totali, con 4 presenze tutte da titolare. Un impiego che però non gli ha permesso di trovare la sua vera dimensione all’Inter. Con l’ultimo incrocio con la necessità di gestione di Lautaro a rallentare ulteriormente il percorso.
ULTERIORE RALLENTAMENTO – Dall’ultima sosta infatti il minutaggio di Taremi in campionato si è persino ridotto. Il bisogno di Lautaro di giocare sempre per cercare la miglior forma e probabilmente anche fiducia ha costretto Taremi al minimo. Come nel sistema dei vasi comunicanti infatti se un attaccante deve giocare l’altro finisce per forza per farne le spese. Nelle 5 partite di campionato sono arrivate 4 presenze per un totale di 45 minuti. Le briciole. Che rendono le due presenze da titolare in Champions League a due settimane di distanza troppo poco per accendersi e scoprirsi un fattore. Una gestione totalmente inaspettata viste le premesse, specie in un periodo con tante partite ravvicinate. Che sta rallentando l’inserimento e l’impatto dell’iraniano in virtù della necessità del recupero del capitano.