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·3 Agustus 2025

👨‍🏫 La lavagna tattica: che tipo di difensore è Dimitrios Nikolaou?

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Fra i vari acquisti di questa stagione, una attenzione particolare la merita quello di Dimitrios Nikolaou. Non solo perché rappresenta una delle colonne portanti di quel pacchetto arretrato che, come un po’ avvenuto in altri ruoli del campo, ha subito una profonda rivoluzione rispetto alla passata stagione. L’attenzione sul centrale greco, classe 1998 con un passato fra Olympiakos (con cui ha giocato anche in Champions League), Empoli, Spezia e Palermo, c’è soprattutto perché in quel di Bari arriva un giocatore in cerca di rilancio dopo una stagione in chiaroscuro disputata in terra siciliana con la maglia dei rosanero.

D’altro canto solo un’estate fa Nikolaou era stato acquistato dalla società palermitana per una cifra importante ed era considerato uno dei pezzi pregiati del mercato di Serie B. Proprio per questo, nella nostra analisi all’interno della rubrica La Lavagna Tattica, in cui andremo ad analizzare i nuovi arrivi in casa biancorossa, cercheremo di districarci nei vari interrogativi riguardanti il greco, capendo quali sono le qualità che non molte stagioni fa hanno portato su di lui gli interessi da parte di squadre in lotta per l’Europa e le ragioni delle difficoltà nella passata annata. Clicca qui per leggere il terzo episodio della rubrica “Lavagna tattica” su Mathias Verreth.


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Copyright: SSC Bari

Che tipo di difensore è Dimitrios Nikolaou?

Perché l’ultima stagione è andato in difficoltà?

Sarebbe difficile, nel presentare Nikolaou, negare che l’ultima stagione l’abbia visto andare in difficoltà. Il difensore ha infatti disputato quella che è stata probabilmente la peggior stagione della sua carriera, fatta di tanti errori e poche luci (fra cui una rete contro il Catanzaro). Non è un caso che il Palermo abbia deciso di escluderlo dal progetto di rilancio iniziato con Filippo Inzaghi in panchina, non convocandolo per il ritiro e poi girandolo in prestito al Bari. Soprattutto nella prima parte di stagione, infatti, sul taccuino figurano diversi errori: letture difensive sbagliate, situazioni in cui si è fatto anticipare, marcature non perfette, avversari che gli sono sfuggiti.

Molte di queste difficoltà derivano anche da un contesto tattico particolarmente confuso, come quello del Palermo di Dionisi. Basta guardare la prima delle immagini allegate: la partita contro il Brescia, a inizio stagione, una di quelle in cui il difensore ha rimediato un voto negativo nelle pagelle dei quotidiani locali. Il centrale sbaglia qualcosa nella marcatura su Adorni, ma i rosanero si ritrovano addirittura in inferiorità numerica al centro dell’area su un cross all’ultimo minuto — un dettaglio che pesa.

In diverse occasioni Nikolaou ha dovuto difendere in condizioni di squilibrio, con poco filtro a centrocampo, elemento che ha complicato il lavoro della retroguardia. È giusto però inquadrare queste difficoltà nel contesto senza ignorare le responsabilità personali: tra uscite in ritardo sui tiri, marcature imperfette e varie leggerezze, il centrale ha mostrato limiti individuali che hanno inciso sul giudizio complessivo della sua stagione.

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La marcatura non perfetta su Adorni della quale si parlava. Lui non legge benissimo la situazione, ma appare evidente come il Palermo abbia pochi uomini in area nonostante sia l’ultimo minuto

I punti di forza di Nikolaou

Questo discorso introduttivo serve a chiarire due aspetti: anzitutto, Nikolaou arriva da una stagione negativa; inoltre, se è vero che alcune sviste si inseriscono nelle difficoltà generali della squadra, vanno comunque aggiunti diversi errori individuali. Detto questo, vale la pena tornare indietro e capire perché, solo un’estate fa, il calciatore figurava tra i pezzi pregiati del mercato di Serie B. La sua esperienza con lo Spezia, infatti, racconta un percorso solido: ha collezionato 112 presenze in tre stagioni, due delle quali vissute da titolare in Serie A.

Chiaramente le statistiche vanno lette con cautela, considerando che ha giocato in squadre impegnate nella lotta salvezza, situazione che tende ad abbassare i valori. Eppure, Dimitrios Nikolaou ha registrato numeri superiori alla media in vari aspetti: passaggi bloccati, dribbling neutralizzati, pochi duelli persi rispetto ai pari ruolo. Gli stessi punti di forza sono riemersi anche nel 2023-2024, quando – nonostante alti e bassi in un’annata complicata per la sua squadra – ha garantito un rendimento tutto sommato affidabile.

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Copyright: Simone Arveda/Getty Images – Via One Football

Quali sono le caratteristiche di Dimitrios Nikolaou?

E dunque, quali sono le sue caratteristiche principali? Nikolaou non può essere certamente considerato un giocatore che fa della partecipazione alla fase d’impostazione la sua dote migliore. Certo, palla al piede se la cava discretamente, ma spesso tende a non prendersi troppi rischi e cercare soluzioni abbastanza semplici. Inoltre, è un difensore duttile: a Bari, nel 4-3-3 di Caserta, arriva per giocare da centrale, ma in passato ha ricoperto anche il ruolo di braccetto in una difesa a tre e, in alcune occasioni, si è adattato a fare il terzino sinistro. Quando gli avversari attaccano, inoltre, tende principalmente a tenere il suo posto nella linea difensiva, ma in alcuni casi non disdegna anche l’uscita per anticipare l’avversario o seguire l’uomo di riferimento.

Ma nell’analizzare le vecchie partite di Nikolaou per cercare di capire quali sono gli aspetti che, per un paio d’anni, gli hanno permesso di disputare buone stagioni come difensore pur in una squadra in lotta per non retrocedere, c’è uno che è risaltato particolarmente agli occhi. Abbiamo parlato dei buoni numeri su intercettazioni, della sua capacità di leggere il gioco e di interrompere le linee di passaggio, ovvero quelle statistiche in cui si dimostra solo la media dei pari ruolo. Ma, come si vede nei video che alleghiamo sotto, il centrale si è dimostrato ottimo soprattutto quando si è trattato di dover ingaggiare l’uno contro uno con gli attaccanti avversari, in cui risulta l’abilità nel portarli sull’esterno e fermarli.

Quindi, cosa dobbiamo aspettarci?

Alla fine di questo lungo discorso, la sensazione è che Dimitrios Nikolaou possa indubbiamente essere un buon difensore per il campionato di Serie B. Come abbiamo cercato di dimostrare, in carriera ha avuto picchi in cui si è dimostrato un giocatore solido e affidabile e altri momenti in cui si è lasciato andare a qualche amnesia di troppo. La sensazione, avuta anche sentendo e chiacchierando con gente che l’ha conosciuto in questi anni, è che si tratti di un profilo che ha bisogno del giusto contesto e dei compagni adeguati per performare bene (in questi casi può essere considerato sicuramente un top per il campionato cadetto) ma che sia anche molto umorale e che si lasci trascinare un po’ da situazioni che non funzionano.

Per quanto riguarda le caratteristiche, anche i video pubblicati sopra dimostrano come sia molto bravo nell’uno contro uno, nei duelli e nelle chiusure. Dalla sua ha anche la versatilità, perché sa fare sia il centrale a quattro che il braccetto a tre e, come già sottolineato, è stato impegnato in situazioni di emergenza anche come terzino. Se Fabio Caserta sarà in grado di valorizzarlo, può essere considerato sicuramente un elemento sul quale fare sicuro affidamento.

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