La Roma d’Europa riprende la corsa: i giallorossi si impongono d’autorità sui Rangers con Soulé e Pellegrini | OneFootball

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·7 November 2025

La Roma d’Europa riprende la corsa: i giallorossi si impongono d’autorità sui Rangers con Soulé e Pellegrini

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Il Messaggero (A. Angeloni) – Con un colpo solo, la Roma ritrova gli offensivi, la vittoria e rende la classifica del girone (unico) di Europa League un po’ meno preoccupante. La vittoria contro il Glasgow (0-2) nel terribile Ibrox è un segnale di continuità: la squadra di Gasp ha deciso, dopo due turni di amnesie varie con Lille e Plzen, di percorrere seriamente – oltre al campionato – anche il binario europeo. L’ottavo posto, il limite per accedere direttamente agli ottavi, ora è solo a due punti, con quattro partite ancora da giocare.

Segnano Soulé e Pellegrini, all’appello manca il solo Dovbyk, che in terra scozzese ci ha almeno provato, senza troppa cattiveria. La Roma è in crescita costante, offre una prestazione dominante su un campo difficile e chiude il conto in tredici minuti, poi gestisce le forze e solo nel finale soffre un po’.


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Gasperini non ama granché il turnover massiccio e punta su una sorta di squadra tipo: fanno eccezione – infortunati a parte – solo Koné e Wesley, che partono dalla panchina, e questo serve al tecnico non tanto per non affaticarli, ma per testare Tsimikas e dare continuità ad El Aynaoui – che cresce sempre di più – là in mezzo, al fianco di Cristante, che fa il pendolo in lungo e per largo, un tuttocampista. Pellegrini si piazza sulla trequarti ed è ispiratissimo, come Soulé, del resto, pure Dovbyk fa la sua parte ma la porta non la prende, a differenza dei suoi colleghi di reparto. Sono proprio i due trequartisti di Gasp, quelli rimasti vivi e a disposizione, a prendere per mano la squadra, a sollevarla da una fase iniziale di insolita timidezza.

Ndicka fa il centrale, a lui non piace sganciarsi. Hermoso lo fa, più di quanto dovrebbe secondo Gasp. Il vantaggio arriva dal tocco magico di Pellegrini da calcio d’angolo, spizzata di testa di Cristante e zuccata di Soulé. Quarta rete stagionale per l’argentino, primo timbro europeo. Matias sfiorerà pure la doppietta e la tripletta, sarebbe stato forse troppo.

Il bis arriva da un’idea di Mancini, che precedentemente aveva steccato qualche appoggio di troppo, trovando poi quello giusto dopo trentasei minuti: la verticale di Mancio per Dovbyk è perfetta, altrettanto il controllo e lo scarico dell’ucraino per Pellegrini, che conta i giri della palla e la piazza all’angolino. Il primo tempo finisce 2-0 per la Roma e basterà quello.

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