Lazio Primavera, Punzi: «Se è facile intravedere del talento in un ragazzo che ha 16 o 17 anni? Ecco cosa penso» | OneFootball

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·23 Juli 2025

Lazio Primavera, Punzi: «Se è facile intravedere del talento in un ragazzo che ha 16 o 17 anni? Ecco cosa penso»

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Lazio Primavera, Punzi: «Se è facile intravedere del talento in un ragazzo che ha 16 o 17 anni? Ecco cosa penso». Le dichiarazioni

Cambio in panchina per la Lazio Primavera, e a parlare ai microfoni di Lazio Style Channel è il nuovo allenatore Francesco Punzi, protagonista di una lunga intervista in cui ha condiviso emozioni, obiettivi e idee per la nuova stagione.

RITIRO – «Abbiamo iniziato il 7 luglio con le visite mediche per poi trasferirci a San Gregorio Magno dal 9. Ora è più o meno una settimana che siamo verso la Borghesiana. Procede naturalmente bene, sono dei ragazzi già amalgamati tra loro perché è la fusione dei due gruppi U18 degli scorsi anni. I 2006 diciamo che facevano parte del gruppo Primavera e sono saliti dei ragazzi del 2007, 2008 e anche due ragazzi del 2009 che stanno partecipando a questa prima fase della stagione. Dal punto di vista umano, il fatto che tutti questi ragazzi fossero già tesserati con la Lazio è stato un vantaggio perché abbiamo ridotto il periodo di conoscenza. Tanti ragazzi del 2007 avevano avuto già modo di esordire e allenarsi con la Primavera. Per me è migliore come processo di conoscenza perché io sia i 2006 sia i 2007 li avevo già allenati».


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PRIMAVERA – «Come ho ritrovato quelli già presenti lo scorso anno? L’esperienza li ha aiutati, sono migliorati grazie al lavoro dello staff che hanno avuto a disposizione e il fatto di giocare con continuità nella categoria li ha aiutati. Sono ragazzi che comunque hanno fatto proprio il percorso nella Lazio, qualcuno credo dall’U14 e questo crea quel processo di fidelizzazione nella società che sicuramente aiuta».

PROSPETTIVE – “Se è facile intravedere del talento in un ragazzo che ha 16 o 17 anni? Valutare le prospettive, secondo me, è una delle cose più difficili sia per un tecnico sia per un dirigente. Spesso l’allenatore va a gestire un gruppo in cui ci sono ragazzi che hanno fatto un percorso all’interno della società e questo di formazione e lungimiranza i dirigenti sono determinanti perché li conoscono molto prima rispetto a un tecnico che poi li dovrà gestire. A questa età, dall’U16 a salire attraversano l’adolescenza e si avvicinano alla maggiore età. Una serie di situazioni che possono spostare il loro obiettivo, avere la possibilità di conoscere il trascorso ti dà la possibilità di entrarci in sintonia”.

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