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·6 September 2025

Lazio, senti Cardone: «Se dovessi dire quale è stata la Lazio migliore dell’era Lotito, punterei su questa»

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Lazio, senti Cardone: «Se dovessi dire quale è stata la Lazio migliore dell’era Lotito, punterei su questa». Ecco le sue dichiarazioni

Nel corso di un intervento in diretta su Radiosei, il giornalista di Repubblica Giulio Cardone ha offerto un’analisi approfondita sulla rosa della Lazio 2025/26, mettendola a confronto con quelle delle stagioni precedenti e soffermandosi in particolare sulle potenzialità di Taty Castellanos, attaccante argentino classe 1998, al suo secondo anno in maglia biancoceleste.

Cardone ha evidenziato come la squadra allenata da Sarri, tecnico subentrato in estate e noto per il suo approccio tattico equilibrato, presenti un mix interessante di esperienza e giovani di prospettiva. Rispetto alle annate passate, la Lazio sembra aver puntato su una maggiore profondità in tutti i reparti, con l’obiettivo di affrontare al meglio sia il campionato di Serie A che gli impegni europei.


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Uno dei punti centrali dell’analisi è stato proprio Valentín “Taty” Castellanos, centravanti dotato di grande fisicità e buona tecnica individuale. Dopo una prima stagione di ambientamento, in cui ha alternato prestazioni convincenti a momenti di difficoltà, l’attaccante sudamericano è chiamato a fare un salto di qualità. Secondo Cardone, Castellanos potrebbe diventare un elemento decisivo grazie alla sua capacità di attaccare la profondità e di essere pericoloso sia di piede che di testa. Le sue parole:

PAROLE – «Molti giocatori della Lazio sono stati esclusi da molte convocazioni in nazionale. Dei giocatori di livello ci sono in questo organico, molto dipenderà da quello che riuscirà a fare in questa stagione Taty Castellanos. È lui la chiave di volta per avere un quadro definitivo sulla caratura generale. Certo che, rispetto all’organico del secondo posto di Sarri, le cose sono cambiate in peggio. Basta pensare ai quattro tenori, Milinkovic, Luis Alberto, Immobile e Felipe Anderson. Se dovessi dire quale è stata la Lazio migliore dell’era Lotito, punterei su quella che senza Covid avrebbe vinto lo scudetto. In quella squadra di Inzaghi, per esempio, c’era anche Lucas Leiva che rispetto a Cataldi, chiaramente, è superiore. Non è mai stato facile avvicinare i migliori giocatori di Lotito in questi anni. Molto passa dalle sue pretese economiche, oltre che dai rapporti con altri club ed agenti. Poi ci sono anche le etichette che alcuni giocatori hanno avuto. Luis Alberto aveva interperanze caratteriali, ne ha fatte tante e nel calcio il passaparola conta molto».

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