Cagliarinews24
·15 Juni 2025
Lazzari: «Allegri mi ha dato fiducia a Cagliari facendomi arrivare fino alla Nazionale. Già ai tempi era fenomenale nel…»

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Andrea Lazzari, ex centrocampista e ora allenatore, ha offerto la sua prospettiva su Massimiliano Allegri, il tecnico che lo ha allenato per due stagioni al Cagliari. Fu proprio sotto la guida di Allegri che Lazzari raggiunse un traguardo significativo: la convocazione con la Nazionale italiana.
Lazzari ha descritto Allegri come un allenatore capace di esaltare le qualità dei suoi giocatori e di ottenere risultati eccellenti in Sardegna. Le performance di Allegri al Cagliari furono talmente convincenti da attirare l’attenzione del Milan, che lo chiamò nel 2010, segnando un salto di qualità nella sua carriera. Il racconto di Lazzari offre uno spaccato interessante sul metodo di Allegri, la sua abilità nel gestire lo spogliatoio e la sua capacità di motivare i calciatori, aspetti che hanno contribuito al successo del tecnico livornese prima di approdare in uno dei top club italiani. Di seguito, le sue parole riportate da MilanNews.it:
A Cagliari hai vissuto i tuoi anni migliori da calciatore, sotto la sua gestione. Quanto gli devi?
«Molto, perché mi ha dato fiducia a Cagliari facendomi arrivare fino alla Nazionale. Mi ha gestito bene, ricordo che il primo anno non giocavo sempre ma pian piano mi ha inserito nel gruppo e il secondo anno ero praticamente titolare in pianta stabile. Mi ha fatto crescere a livello calcistico e mi ha dato anche qualche consiglio fuori dal campo»
Hai giocato per Allegri nel periodo a Cagliari. Hai potuto vedere in questi anni la sua evoluzione a livello di allenatore
«Devo dire però che molte cose le faceva già a Cagliari. Ad esempio già lì era fenomenale nella gestione del gruppo, rendeva tutti partecipi del progetto. Questa qualità poi l’ha migliorata riuscendo a gestire determinati calciatori di livello mondiale. Diciamo che il suo modo di essere lo ha trasportato al Milan e alla Juve portandolo a fare grandi campionati. Di fatto non ha mai cambiato il suo modo di interpretare il calcio, il modo di passare le idee ai calciatori»