Llorente: «Juventus non matura per vincere. Per me il titolare è ancora Vlahovic. Yildiz? Stravedo per lui, mi ricorda…» | OneFootball

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·1 Oktober 2025

Llorente: «Juventus non matura per vincere. Per me il titolare è ancora Vlahovic. Yildiz? Stravedo per lui, mi ricorda…»

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Llorente: «Juventus non matura per vincere. Per me il titolare è ancora Vlahovic. Yildiz? Stravedo per lui, mi ricorda…». L’intervista

n’analisi da chi la Juventus l’ha vissuta e l’ha portata a vincere. Fernando Llorente, indimenticato “Re Leone” bianconero per due stagioni, ha concesso un’intervista a Tuttosport per dire la sua sulla squadra di Igor Tudor.

L’ex attaccante spagnolo ha promosso il lavoro del tecnico, pur evidenziando alcuni limiti che la squadra deve ancora superare. Nel suo intervento, Llorente si è soffermato in particolare sulla folta concorrenza nel reparto offensivo, riservando un paragone illustre per il talento di Kenan Yıldız, che gli ricorda il grande Michael Laudrup.


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JUVENTUS NON MATURA – «Alla Juve di oggi manca l’esperienza per essere subito competitiva: negli ultimi due anni c’è stato un profondo rinnovamento. Nel 2013, quando arrivai a Torino, il gruppo veniva da due campionati di fila vinti. E c’era una spina dorsale forte, rappresentata dagli italiani, fenomeni assoluti in campo e grandi leader all’interno dello spogliatoio. Questa è una Juve in costruzione, non hanno ancora raggiunto la maturità per vincere. Gli ultimi due pareggi in particolare hanno ridato una dimensione normale alle prestazioni di questo avvio di stagione, nonostante la squadra abbia fatto di più dell’avversario. Se vuoi vincere, però, devi ottenere il massimo dalle partite in cui giochi meglio. Basti pensare al Napoli: sì, la società ha speso tanto per accontentare Conte, ma sbagliano pochissimo. C’è un grande lavoro dell’allenatore, bravissimo ad esaltare ogni singolo».

CONCORRENZA IN ATTACCO – «Vlahovic lo conosco meglio. Gli altri due sono tutti da scoprire nel mondo Juve, ma hanno comunque il curriculum da grandi giocatori. Dusan ha più esperienza e cattiveria. Per me è lui il titolare, se Tudor dovesse insistere sullo schieramento ad una punta con due trequartisti alle spalle: sbaglia ancora tanti controlli, spesso non arriva lucido in area, ma è un campione. Contro il Villarreal? Per David può essere l’occasione per farsi conoscere al mondo Juve. Sì, per lui può essere la notte della svolta. Ma in generale sulla stagione resto della mia idea: per me Dusan è il titolare, è il giocatore più completo, quello che anche in Europa può sempre rappresentare un pericolo per chi lo affronta».

YILDIZ – «Per chi stravedo? Per Yildiz, senza dubbio. Col piede che ha mi avrebbe aiutato tanto. Uno come lui mi avrebbe fatto fare ancora più gol. Sta crescendo anno dopo anno, ogni partita conferma il suo valore e rafforza la sua autostima: per un giovane è fondamentale. Mi ricorda Del Piero, ma per me è ancora troppo azzardato il paragone. E si muove come Laudrup, che era uno dei miei idoli d’infanzia. Il Barcellona di Cruijff è stata la mia fonte d’ispirazione calcistica, per cui sono sempre stato colpito dai talenti. Da chi immagina le cose prima che accadano»

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