Lorenzo Vasco si racconta: “De Rossi il mio idolo. Con lui l’Ostiamare andrà lontano. La Roma? Tanti ricordi indimenticabili” | OneFootball

Lorenzo Vasco si racconta: “De Rossi il mio idolo. Con lui l’Ostiamare andrà lontano. La Roma? Tanti ricordi indimenticabili” | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Pagine Romaniste

Pagine Romaniste

·15 Juli 2025

Lorenzo Vasco si racconta: “De Rossi il mio idolo. Con lui l’Ostiamare andrà lontano. La Roma? Tanti ricordi indimenticabili”

Gambar artikel:Lorenzo Vasco si racconta: “De Rossi il mio idolo. Con lui l’Ostiamare andrà lontano. La Roma? Tanti ricordi indimenticabili”

Nel corso di un’intervista esclusiva concessa a AllRoma.it Lorenzo Vasco, ex capitano della Roma Primavera e oggi nuovo giocatore della Città di Anagni, ha ripercorso le tappe più significative della sua carriera. Dalla vittoria dello scudetto Primavera alla passione per Daniele De Rossi, fino alla nuova avventura in Eccellenza. Con uno sguardo affettuoso e sincero verso la Roma, la squadra che lo ha fatto crescere.

Lorenzo, quali sono i momenti più belli vissuti con la Roma Primavera?


Video OneFootball


“I ricordi che ho nella Roma Primavera sono sicuramente tanti, però il momento più bello posso dire la vittoria dello scudetto ai rigori contro la Juve e anche le esperienze in giro per il mondo tra YouTube league e alla tournée estiva”.

Hai avuto molti allenatori nel tuo percorso. C’è qualcuno a cui ti senti di dire grazie in particolare?

“Allora un grazie va a tutti gli allenatori che ho avuto dal primo giorno che ho iniziato a giocare a calcio, perché comunque tutti chi più e chi meno mi hanno fatto crescere e dato qualcosa”.

Hai avuto Alberto De Rossi in panchina e ti sei sempre ispirato a Daniele. Cosa pensi della sua carriera da tecnico e ora da presidente dell’Ostiamare, dove anche tu hai giocato?

“Daniele per me è sempre stato il mio idolo calcistico, sono cresciuto con lui mi vedevo i suoi video su YouTube prima delle partite perché mi gasava e poi ho avuto la fortuna di essermi allenato con la prima squadra e quindi automaticamente con lui e non ci credo ancora oggi. È una persona eccezionale, a noi giovani ci aiutava tantissimo con dei consigli, ci faceva star sereni. L’esperienza che ha avuto purtroppo non è andata bene ma è stata un’ingiustizia perché aveva ridato un’idea di gioco, una bella impronta, a me piaceva molto vedere la Roma con lui in panchina. Però lo sappiamo, chi paga è sempre l’allenatore, la maggior parte delle volte ingiustamente. Ho compagni ad Ostia che hanno giocato con me e mi hanno detto quello che già sapevo di lui, che è una persona d’oro e so quanto ci tiene lui ad Ostia, squadra in cui ho giocato 3 anni. Un anno abbiamo rischiato una promozione in Serie C con un secondo posto l’anno del Covid che purtroppo è stato stoppato in anticipo. Daniele sicuramente porterà l’Ostiamare dove merita”.

Non hai esordito in prima squadra con la Roma. Ti sarebbe piaciuto farlo con Mourinho, De Rossi o Ranieri? E cosa pensi della nuova Roma di Gasperini?

“Mi sarebbe piaciuto esordire con chiunque allenatore in panchina, era il mio sogno ma purtroppo non ci sono riuscito. Farlo non è così semplice, quindi va bene così. La Roma di Gasp sono veramente curioso di vederla essendo un grande tifoso giallorosso. Sono sicuro che con il tempo Gasperini riuscirà a costruire quello che ha fatto con l’Atalanta in questi anni, anche se ci vorrà molta pazienza!”.

Adesso un nuovo capitolo con la Città di Anagni, dopo la vittoria del campionato con il Valmontone. Quali sono le tue ambizioni?

“Sì, ho firmato con l’Anagni, una società importante, sana e organizzata in tutto e che non c’entra nulla con l’Eccellenza. Ho firmato anche grazie al mister Galluzzo, che ho già avuto in passato, e sapendo quanto è professionale e preparato non è stato così difficile prendere questa decisione. Posso anche dire però di aver conosciuto persone davvero per bene e serie come il presidente e i dirigenti. Sono quindi veramente felice di aver firmato per questa società. L’obiettivo per me non è mai stato quello personale ma quello di raggiungere i traguardi fissati dalla società, cioè fare un buon campionato, essere competitivi ogni domenica e, se possibile, toglierci qualche soddisfazione importante, lasciando un segno positivo. Sono sicuro che con lavoro e sacrificio potremo toglierci belle soddisfazioni”.

Lihat jejak penerbit