Juventusnews24
·18 November 2025
Ludi chiude sulla suggestione Nico Paz in chiave mercato. Poi l’avvertimento alla Juventus: «Siamo ad un passo dall’Europa»

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Il direttore sportivo del Como, Carlalberto Ludi, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Ludi ha rivelato che, a dispetto delle voci, ha ricevuto poche chiamate per il trasferimento di Nico Paz in vista dell’estate prossima.
Nonostante ciò, sono arrivate tantissime manifestazioni di apprezzamento, da amici e addetti ai lavori, sul suo talento. Ludi ha imposto una linea ferma: il giocatore deve rimanere concentrato sulla sua stagione. Il dirigente teme che tutti questi pensieri sul calciomercato possano distoglierlo dalla quotidianità del lavoro in campo.
Il Como ha bisogno che Nico Paz continui a valorizzare la nostra squadra e se stesso. Ludi ha espresso un giudizio chiaro sul talento del giovane, definendolo un ragazzo giovane con un talento smisurato. La sua gestione si inserisce perfettamente nella filosofia del Como. Il dirigente ha sottolineato che il segreto della loro ascesa, arrivati dalla Serie D nel 2019, è stato quello di migliorarsi ogni giorno.
La filosofia del club è chiara: a Como si idealizza il miglioramento, non il solo risultato. Ludi ha ricordato che, sette anni dopo aver riportato il professionismo in città, il club è a un passo dall’Europa. Per il Como, il calciomercato non è solo un affare, ma una conseguenza della crescita.
Ludi ha aggiunto che se questo processo porterà il club all’Europa dovrebbero essere pronti. In caso contrario, dovranno rimboccarsi le maniche e ripartire. La crescita di Nico Paz è cruciale per il sogno europeo.
CARLALBERTO LUDI – «Chiamate per Nico Paz? Poche. Tantissime di apprezzamento, da amici e addetti ai lavori. Però per l’estate prossima è molto presto: lui deve rimanere concentrato sulla sua stagione, può valorizzare la nostra squadra e se stesso. Abbiamo paura che tutti questi pensieri lo distolgano dalla quotidianità. Sì, io sono arrivato col professionismo nel 2019: sette anni dopo, siamo a un passo dall’Europa. Però il segreto è stato quello di migliorarsi ogni giorno: siamo in un’epoca nella quale si idealizza il risultato, noi idealizziamo il miglioramento. Se questo processo ci porterà all’Europa dovremmo essere pronti. Se invece ci arriveremo solo vicini dovremo rimboccarci le maniche e ripartire. È un ragazzo giovane con un talento smisurato».









































