Manchester City, senza Rodri per Guardiola è dura: tre sconfitte di fila tra campionato ed Europa | OneFootball

Secondo l’opinione di molti, il miglior campionato del mondo è quello inglese della Premier League, in cui ci sono squadre come l’Arsenal di Arteta o il Liverpool di Slot che lottano per il titolo finale. La squadra più forte come ben sappiamo è quella del Manchester City allenata da forse il miglior allenatore della storia del calcio, Pep Guardiola, il quale non se la sta passando al meglio nel corso delle ultime sfide che sta affrontando in questa stagione.

Manchester City, senza Rodri per Guardiola è dura: tre sconfitte di fila tra campionato ed Europa

Per gli Sky Blues, che hanno perso per 4 a 1 nella trasferta di Champions League contro lo Sporting Lisbona, è arrivata la terza sconfitta di fila in stagione, dopo quella in campionato contro il Bournemouth e in Coppa di Lega contro il Tottenham. Ad essere decisiva per la stagione del Manchester City sembrerebbe essere l’assenza, a questo punto pesantissima, di Rodri, centrocampista tra i più forti del mondo eletto pochi giorni fa come Pallone d’Oro della stagione 2023/2024. Questa scelta, che è stata molto criticata in difesa della mancata vittoria di Vinicius Jr., trova un senso vedendo come la squadra in partenza più forte del mondo stia iniziando un fortissimo periodo di crisi, forse il peggiore dall’arrivo di Guardiola, senza la presenza di un mediano capace di mettere a segno più di 10 gol e più di 10 assist senza contare la nazionale spagnola con la quale ha brillato nel corso dell’ultimo europeo.

Un giocatore, Rodri, che fa la differenza in maniera silenziosa come hanno molto centrocampisti spagnoli prima di lui che purtroppo non sono mai riusciti a vincere il Pallone d’Oro, premio individuale più ambito nel mondo del calcio: parliamo dei vari Iniesta o Xavi, al quale l’ex Atletico Madrid ha dedicato la vittoria e il discorso nel corso della premiazione. Rodri resterà ai box per l’intera stagione per via di un infortunio al ginocchio che lo costringe a stare fermo a lungo, lasciando Guardiola senza il suo giocatore a questo punto più importante e senza il quale sta trovando troppe difficoltà per un allenatore come lui e una squadra come la sua.

Mario Di Domenico

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