🎙️ Mantova, Bani: “Botturi ci ha preso acerbi e resi giocatori da Serie B! Abbraccio con Possanzini? Gesto istintivo, è grazie a lui se…” | OneFootball

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·8 November 2025

🎙️ Mantova, Bani: “Botturi ci ha preso acerbi e resi giocatori da Serie B! Abbraccio con Possanzini? Gesto istintivo, è grazie a lui se…”

Gambar artikel:🎙️ Mantova, Bani: “Botturi ci ha preso acerbi e resi giocatori da Serie B! Abbraccio con Possanzini? Gesto istintivo, è grazie a lui se…”

Cristiano Bani, calciatore del Mantova, ha commentato la gara disputata contro il Padova nel corso della consueta conferenza stampa post-partita. Pianeta Serie B era presente nella sala stampa del Danilo Martelli – PATA Stadium e propone di seguito le dichiarazioni integrali.


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BANI POST MANTOVA-PADOVA

BOTTURI – “Sono stati giorni belli intensi, ci sono state diverse emozioni. Erano due anni e mezzo che lavoravamo con Botturi, ci ha preso in tanti come giocatori acerbi e ora siamo giocatori di Serie B. Ci tengo a ringraziarlo io, in primis”.

ANALISI – “La vittoria con la Sampdoria ci ha dato una bella iniezione di fiducia che ci ha portato oggi a strappare i tre punti. Abbiamo avuto il predominio della partita, abbiamo avuto la fortuna della traversa di Buonaiuto ma ci ha dato la spinta giusta per fare un grande punto. Penso che l’1-0 sia un risultato giusto, dobbiamo migliorare dal punto di vista della concretezza”.

RUOLO – “Sono un terzino, mi sento un terzino e lo sapevo già da inizio anno. Con il gioco di Possanzini vengono esaltate le mie qualità di palleggio, quindi ormai non mi pesa più non giocare a centrocampo”.

POSSESSO PALLA – “Con il possesso palla abbiamo più dispendio mentale che fisico: corre la palla, ma tu devi stare attento a dove finisce. Le vittorie ti danno fiducia, devo riconoscere che siamo dei grandissimi professionisti: anche quando tutto andava male, spingevamo fortissimo in allenamento perché eravamo sicuri che, prima o poi, tutto sarebbe tornato indietro”.

ABBRACCIO A POSSANZINI – “Sapevamo tutti che era un momento delicato, è stato un gesto istintivo andare ad abbracciare Possanzini. È grazie a lui e al suo gioco se siamo arrivati a giocare in questi palcoscenici”.

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