Marotta rammaricato: «Derby condizionato dalle nazionali, con Oaktree la competitivà è garantita» | OneFootball

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Inter News 24

·20 November 2025

Marotta rammaricato: «Derby condizionato dalle nazionali, con Oaktree la competitivà è garantita»

Gambar artikel:Marotta rammaricato: «Derby condizionato dalle nazionali, con Oaktree la competitivà è garantita»

Le parole di Beppe Marotta, presidente dell’Inter, sulla situazione attuale dei nerazzurri in questo inizio stagione. Tutti i dettagli in merito

Beppe Marotta ha parlato sul palco ad un evento Rcs in vista del derby tra Inter e Milan.

NUOVO SAN SIRO – Conserviamo i valori del passato – ha aggiunto Marotta – oggi San Siro non è più in grado di assolvere a certe cose.


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COME SI RIFORMA IL CALCIO – Voglio fare un assist a Gravina. Siamo in un momento delicato. Arrivare al Mondiale uniti è importante e i club non devono essere in contrapposizione alla politica della Federcalcio. Non è colpa degli allenatori se i giocatori sono peggio dal passato, sono valori diversi, con tutto il rispetto per chi porta la maglia della Nazionale. Negli ultimi 25 anni sono fallite in Italia 180 società, il 90% nella Lega Pro e il 10% nella Serie B e la Serie A. Il problema esiste perché c’è un’area professionistica troppo ampia che non si riesce a reggere. Bisogna garantire le infrastrutture. Oggi è in auge il tennis perché il singolo campione tira, che è Sinner. Non tutti si avvicinano al mondo dello sport perché ci sono altre attrazioni, si hanno gli i pad. I nostri talenti in passato sono cresciuti in aree povere e anche il mondo del settore giovanile per vivere devono far pagare le rette ai ragazzini. Se un operaio ha tre figli maschi e c’è una quota mensile non si può garantire lo sport. E anche in questo serve un intervento del governo sul diritto allo sport. Non è una polemica con il governo, è un problema che ci portiamo avanti da anni. Dobbiamo far si che anche il sistema scolastico garantisca queste possibilità. Secondo intervento è quello di garantire delle strutture, che sono gli stadi, delle infrastrutture, che sono i centri di allenamento delle squadre, che oggi sono veramente carenti.

OAKTREE – Ho avuto modo nel mio peregrinare nel mondo del calcio di avere a che fare con diversi tipi di figure. Mecenati del calcio come Zamparini, società italiane come la Sampdoria con la famiglia Garrone, la Juve con Exor e ora un fondo americano. Dico innanzitutto menomale che ci sono i fondi americani. La competività delle nostre proprietà è garantita: Oaktree ha condiviso subito con il management italiano, che hanno mantenuto con intelligenza, e hanno fatto degli investimenti. Ci sono circa 2 miliardi in ballo. Ora stiamo ristrutturando la Pinetina, Interello. E abbiamo investito anche nel calciomercato andando a prendere giovani che alzano il profilo patrimoniale. Se non ci fossero stati RedBird e Oaktree saremmo stati in difficoltà: competenze e creatività rimangono ma non so se ci sono finanziatori italiani che vogliono investire.

DERBY DOPO LA SOSTA – Spero bene, gli ultimi giocatori sono arrivati questa mattina. Lautaro è andato in Angola, non so come stanno. Peccato che in manifestazioni come il derby abbiamo squadre condizionate da impegni per le Nazionali.

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