Milan Como in Australia: il retroscena economico che ha fatto saltare la trasferta a Perth | OneFootball

Milan Como in Australia: il retroscena economico che ha fatto saltare la trasferta a Perth | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Milannews24

Milannews24

·22 Desember 2025

Milan Como in Australia: il retroscena economico che ha fatto saltare la trasferta a Perth

Gambar artikel:Milan Como in Australia: il retroscena economico che ha fatto saltare la trasferta a Perth

Milan Como in Australia: tutti i retroscena e i motivi che hanno portato all’annullamento definitivo della trasferta

Il sogno (o l’incubo, per molti tifosi) di vedere la prima storica partita di Serie A all’estero è ufficialmente tramontato. La trasferta di Perth tra Milan e Como, prevista per l’8 febbraio 2026, è stata annullata dopo settimane di incertezze e colpi di scena. Se inizialmente il nodo sembrava essere la classe arbitrale, i veri motivi del fallimento sono emersi nelle ultime ore: una complessa rete di richieste economiche e veti internazionali.


Milan Como, la ricostruzione: un domino di sanzioni e assicurazioni

Secondo quanto appreso da Pietro Mazzara, la rottura definitiva non è avvenuta sul piano sportivo, ma su quello finanziario. Ecco i passaggi chiave:


Video OneFootball


  • L’ostacolo AFC: Dopo che la Lega Serie A aveva accettato il “boccone amaro” di utilizzare arbitri asiatici, l’AFC (Confederazione Asiatica) ha alzato il tiro, minacciando pesanti sanzioni economiche in caso di violazioni regolamentari.
  • Il Governo e la Lega: La Federcalcio Australiana, spaventata dalle possibili sanzioni, ha chiesto coperture al Governo della Western Australia. Quest’ultimo, a sua volta, ha girato la richiesta di sostegno economico direttamente alla Lega Serie A.
  • Il Consiglio d’Urgenza: Di fronte a queste ulteriori pretese finanziarie, Ezio Simonelli ha convocato un consiglio straordinario che ha giudicato le richieste inaccettabili, fermando definitivamente la macchina organizzativa.

L’ombra di Infantino e della FIFA

Il progetto ha dovuto fare i conti anche con l’opposizione politica della FIFA. Gianni Infantino era stato chiaro: pur non vietando esplicitamente la gara, aveva invocato una regolamentazione ferrea per evitare la “deregulation”. «Vogliamo che tutti giochino dove vogliono, ma con delle regole», aveva dichiarato il presidente FIFA, sottolineando come la proposta italiana necessitasse di riflessioni più ampie per non danneggiare la struttura internazionale del calcio.

Lihat jejak penerbit