Milan Cremonese, Modric il migliore in campo! La pagella non mente, il croato illumina San Siro | OneFootball

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·24 Agustus 2025

Milan Cremonese, Modric il migliore in campo! La pagella non mente, il croato illumina San Siro

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Milan Cremonese, il migliore in campo secondo la Gazzetta dello Sport è stato Luka Modric: il croato ha illuminato San Siro

La sconfitta casalinga del Milan contro la Cremonese all’esordio stagionale ha scatenato un’ondata di preoccupazione tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Un risultato a sorpresa che mette subito in evidenza le difficoltà della nuova gestione tecnica, affidata a Massimiliano Allegri, e sportiva, con Igli Tare nel ruolo di direttore sportivo.


La delusione dell’esordio e la speranza Modrić

Il Diavolo rossonero ha iniziato la stagione con una sconfitta inaspettata che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti i sostenitori. L’entusiasmo per il ritorno di Allegri sulla panchina e per l’arrivo del Pallone d’Oro Luka Modrić si è subito scontrato con la cruda realtà di un campo che ha visto i rossoneri soccombere contro una neopromossa. Il risultato finale di 1-2 ha evidenziato le lacune di una squadra che ha faticato a trovare la giusta quadra, palesando un vuoto tecnico preoccupante in diverse zone del campo.


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Unica luce in un pomeriggio altrimenti buio è stata, secondo le pagelle de La Gazzetta dello Sport, proprio la prestazione di Luka Modrić. Il talento croato, arrivato in estate per dare qualità e leadership al centrocampo rossonero, ha dimostrato di essere una “pozza d’acqua limpida nel deserto tecnico rossonero”, come riportato dal quotidiano. Il suo voto, un 6,5 pieno, racconta di una partita giocata con lucidità e intelligenza, fatta di palleggi, lanci precisi e tentativi verso la porta. Una performance che, nonostante la sconfitta, ha rassicurato i tifosi sulla bontà dell’investimento fatto dalla dirigenza targata Igli Tare, che ha fortemente voluto il campione croato a Milanello.

Le sfide di Allegri e Tare

La sconfitta con la Cremonese rappresenta un campanello d’allarme per il nuovo corso del Milan. Sia Massimiliano Allegri che Igli Tare si trovano di fronte a una sfida non semplice. L’allenatore livornese dovrà lavorare sodo per far sì che la sua filosofia di gioco, più pragmatica e meno focalizzata sul gioco palla a terra rispetto al passato recente del club, trovi la giusta applicazione.

Allo stesso tempo, il direttore sportivo Tare dovrà intervenire sul mercato per colmare le evidenti lacune emerse in campo, in particolare per quanto riguarda la qualità e la profondità della rosa. L’arrivo di Modrić, fortemente voluto dal dirigente albanese, è un chiaro segnale della volontà di riportare in squadra giocatori di esperienza e spessore internazionale. Tuttavia, un solo uomo non può bastare per invertire la rotta.

Il cammino è lungo e le insidie non mancano, ma l’auspicio è che la delusione dell’esordio funga da sprone per affrontare con ancora maggiore determinazione le prossime sfide. Il binomio Allegri-Tare è sotto i riflettori e ha l’obbligo di rimettere in piedi una squadra che, dopo un avvio così negativo, ha bisogno di ritrovare la sua identità e la sua forza interiore.

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