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·4 Oktober 2025
Milan-Juve, Allegri: “I bianconeri da Scudetto, il nostro obiettivo è la Champions. Con il Napoli abbiamo difeso bene”

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Alla vigilia della sfida di cartello contro la Juventus, l’allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, ha parlato in conferenza stampa da Milanello affrontando diversi temi: dall’obiettivo stagionale dei rossoneri alla condizione dei singoli, fino al ricordo della sua esperienza a Torino.
Per Allegri, quella di domani sarà una gara particolare, ma l’attenzione resta rivolta solo al campo:
“È una bella partita, importante per noi fare un altro passo in avanti contro una squadra che lotterà per lo scudetto fino alla fine. Dovremo essere bravi. I sentimenti ci sono, dopo otto anni alla Juve, ma conta la partita. Spero di restare otto anni anche al Milan”.
Sull’emozione di affrontare i bianconeri: “Non è una rivincita. Quando sono andato alla Juve ho ringraziato il Milan per i primi quattro anni, e prima di tornare qui ho ringraziato la Juve. Sarà una partita tattica, contro una squadra che non ha mai perso. Difesa? Con il Napoli abbiamo fatto bene, ma potevamo evitare l’episodio del rigore”.
L’obiettivo del Milan: la Champions League
Il tecnico ha ribadito quale sia la priorità stagionale del club: “Il nostro obiettivo è tornare in Champions League. Per farlo servono punti, di solito 74-75 per arrivare al quarto posto. Ci saranno momenti difficili, ma dobbiamo lavorare e restare concentrati”.
Alla domanda se un pareggio contro la Juventus potrebbe bastare: “Servono punti per il traguardo finale. Domani dobbiamo fare una partita tecnica, loro pressano tanto e hanno sempre segnato. Quando ci sono gare così di solito vengono fuori belle partite”.
Le condizioni dei giocatori
Sul rientro dei singoli: “Tomori è a disposizione. Leao ha fatto una settimana completa per la prima volta dal 17 agosto, sta crescendo di condizione. Domenica volevo farlo entrare, ma non così presto. Anche Nkunku sta migliorando. Ricci? Può giocare sia davanti alla difesa sia da interno, è cresciuto molto”.
Sul talento portoghese: “Leao deve ancora iniziare davvero la sua stagione. Ha grande voglia di fare, ma dipende da lui. Sa che è un’annata importante”.
Su Gabbia: “Non lo conoscevo bene, ma è un ragazzo responsabile, con margini di crescita. La convocazione in nazionale è motivo di orgoglio”.
Su Rabiot, ritrovato da avversario: “L’ho trovato cresciuto, ma è normale, è maturato molto”.
Su Jashari: “Spero rientri presto. Sta correndo sulla sabbia, ma servirà ancora un mese circa”.
Juve, passato e presente
Alla domanda su un paragone con la sua ultima Juventus: “Il calcio è cambiato, non si possono fare confronti. Questa è una Juve diversa, come questo Milan è diverso da quello che ho allenato in passato”.
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