Modric e il Milan, una scelta di cuore e ambizione: “Sono milanista grazie a Boban, qui si gioca solo per vincere” | OneFootball

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·31 Desember 2025

Modric e il Milan, una scelta di cuore e ambizione: “Sono milanista grazie a Boban, qui si gioca solo per vincere”

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Arrivato tra lo scetticismo generale e con l’etichetta del campione a fine carriera, Luka Modric ha rapidamente ribaltato ogni previsione. Dopo pochi mesi in Serie A, il fuoriclasse croato è diventato uno dei riferimenti tecnici e mentali del Milan di Massimiliano Allegri, oggi protagonista nella corsa ai vertici del campionato.

Modric e il Milan, una scelta di cuore e ambizione: “Sono milanista grazie a Boban, qui si gioca solo per vincere”

In una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, Modric ha raccontato il suo presente in rossonero, le motivazioni che lo hanno portato a Milano e i legami profondi che uniscono questa scelta alla sua storia personale.


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“Pensavo di chiudere al Real, invece la vita sorprende”

Modric non nasconde che il trasferimento al Milan rappresenti una svolta inattesa anche per lui. Dopo una carriera leggendaria al Real Madrid, l’idea di cambiare maglia sembrava lontana.

“La vita ti sorprende sempre. Succedono cose che non avresti mai creduto possibili. Ero convinto di chiudere la carriera nel Real Madrid, invece…”, racconta il croato.

Eppure, una certezza lo ha sempre accompagnato: “Se avessi mai avuto un’altra squadra, sarebbe stata il Milan. Sono qui per vincere”.

Parole che spiegano bene l’approccio con cui Modric ha affrontato questa nuova esperienza, lontano da qualsiasi logica nostalgica.

Mentalità Milan: “Qui si gioca solo per vincere”

Il centrocampista rossonero entra poi nel merito del momento della squadra, che ha trovato continuità di risultati e prestazioni, inserendosi stabilmente nel gruppo di testa.

“Al Milan si deve giocare sempre per vincere, solo per vincere”, sottolinea Modric. “Lo scudetto? È possibile, ma la stagione è lunga. Nel calcio bisogna pensare partita per partita. Se programmi troppo avanti, rischi di perdere concentrazione”.

Una visione pragmatica, perfettamente allineata alla filosofia di Massimiliano Allegri.

Boban, l’infanzia e il primo amore rossonero

Il legame tra Modric e il Milan non nasce oggi. Affonda le radici negli anni dell’infanzia, in un periodo storico delicato per la Croazia e per la sua generazione.

“Ero milanista per via dell’eroe della mia infanzia: Zvonimir Boban”, rivela. “Era il capitano della Croazia che sfiorò l’impresa al Mondiale del 1998. Per noi fu qualcosa di incredibile: un Paese piccolo, appena uscito da una guerra devastante, si affacciava al mondo”.

Un ricordo intimo e familiare completa il racconto: “Non avevo ancora tredici anni e mio padre mi regalò la tuta del Milan. Da lì è nato tutto”.

Gli idoli e il richiamo della Serie A

Oltre a Boban, Modric cita un altro simbolo del calcio italiano come fonte di ispirazione.

“A parte Boban, il mio idolo era Francesco Totti. In Serie A c’erano calciatori favolosi. Li guardavo e pensavo: quello è il calcio che voglio giocare”.

Un’affermazione che restituisce il peso culturale e tecnico che il campionato italiano aveva, e continua ad avere, agli occhi dei grandi campioni internazionali.

Allegri, Ancelotti e Mourinho: tre maestri diversi

Nel corso della sua carriera Modric ha lavorato con alcuni dei più grandi allenatori del calcio moderno. Oggi, al Milan, ha scoperto da vicino Massimiliano Allegri.

“Ha una personalità incredibile. Mi ricorda un po’ Ancelotti: è sensibile, divertente, ama scherzare. Ma sul campo è un tecnico straordinario, conosce il calcio come pochi. Non lo conoscevo così bene, sono felice che oggi sia il mio allenatore”.

Parole di grande stima anche per Carlo Ancelotti: “È il numero uno. Difficile trovare le parole, non solo per le sue qualità in panchina, ma per il suo modo di essere. A Madrid parlavamo spesso di Milano e del Milan, per lui era un posto speciale”.

E infine José Mourinho, figura decisiva nella sua carriera: “Senza di lui non sarei mai arrivato al Real Madrid. È speciale, come allenatore e come uomo. Era il più duro, ma sempre onesto. Trattava allo stesso modo Sergio Ramos e l’ultimo arrivato. Se doveva dirti una cosa, te la diceva”.

Modric-Milan, un connubio che va oltre il tempo

Le parole di Luka Modric raccontano un matrimonio nato tardi, ma costruito su basi solidissime: identità, ambizione e cultura della vittoria. Al Milan, il croato non è arrivato per chiudere una carriera, ma per dare ancora significato al presente. E, come ribadisce lui stesso, “qui si gioca solo per vincere”.

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