Mondiale 2026, l’Italia ai playoff: lo spettro del passato incombe sul sorteggio di Zurigo | OneFootball

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·19 November 2025

Mondiale 2026, l’Italia ai playoff: lo spettro del passato incombe sul sorteggio di Zurigo

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Con la conclusione dei gironi europei verso il Mondiale 2026, l’Italia è costretta a entrare nella fase più delicata e ansiogena della sua corsa alla qualificazione. Giovedì 20 novembre, a Zurigo, un sorteggio tutt’altro che banale disegnerà il percorso che porterà le ultime quattro europee negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. Per la Nazionale guidata da Gennaro Gattuso, arrivata seconda nel suo raggruppamento, si tratta dell’ennesimo bivio della storia recente: di nuovo costretta ai playoff, di nuovo costretta a guardare in faccia i fantasmi di un decennio tormentato.

Italia ai playoff, problemi in vista: lo spetto del passato si riflette sugli Azzurri

L’unica nota lieta è la sicurezza del ruolo di testa di serie in semifinale, che garantirà agli Azzurri il vantaggio di giocare in casa il primo match. Ma il destino, ancora una volta, ha un’ironia feroce: tre delle quattro possibili avversarie in semifinale hanno un posto di rilievo nella storia delle eliminazioni più dolorose dell’Italia.  La lista delle potenziali rivali di quarta fascia è un vero e proprio viaggio nei momenti più bui del nostro calcio: Romania, Irlanda del Nord, Svezia, Macedonia del Nord.


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L’Irlanda del Nord richiama il primo vero “buco nero” del calcio italiano: il 2-1 di Belfast del 1958, una ferita che la memoria sportiva continua a tramandare come un incubo fondativo. La Svezia riporta invece al 2017, allo 0-0 di San Siro che segnò la fine dell’era Ventura e la mancata qualificazione a Russia 2018, una cicatrice ancora aperta. L’ultimo colpo, il più fresco e doloroso, porta il nome della Macedonia del Nord: il destro di Trajkovski al 93’ a Palermo, marzo 2022, che estromise l’Italia campione d’Europa per la seconda edizione mondiale consecutiva.

Mentre Germania, Svizzera, Scozia, Francia, Spagna, Portogallo, Olanda, Austria, Norvegia, Belgio, Inghilterra e Croazia hanno già staccato il biglietto mondiale, l’Italia riparte dalla zona grigia dei playoff, una terra che negli ultimi anni è diventata ostile al nostro calcio. Se gli Azzurri riusciranno a superare la semifinale, l’atto conclusivo sarà ancora più insidioso. Danimarca, Turchia e Ucraina sono le altre teste di serie che non potranno incrociare l’Italia al primo turno. La potenziale rivale in finale uscirà da una semifinale incrociata tra seconde e terze fasce (Polonia, Galles, Repubblica Ceca, Slovacchia vs. Albania, Irlanda, Bosnia-Erzegovina e Kosovo). Il problema maggiore è che per la finale non ci sarà alcuna protezione garantita dal fattore campo: il match decisivo può essere ovunque. E in un playoff, l’“ovunque” spesso pesa come un macigno sulle ambizioni di qualificazione. L’Italia è avvisata: a Zurigo si sorteggiano le avversarie, ma si riaprono anche le ferite del passato.

Andrea Alati

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