Calcionews24
·25 Oktober 2025
Napoli Inter, Careca gioca il big match del Maradona: «La squadra di Conte non è quella che ha giocato in Olanda. Contro i nerazzurri un giocatore sarà decisivo»

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Careca è stato uno dei bomber che hanno fatto meglio in Italia, contribuendo a fare diventare ancora più grande il Napoli di Maradona. Oggi su La Gazzetta dello Sport c’è una sua intervista che spazia tra lo ieri e l’oggi, rappresentato dalla sfida con l’Inter alle ore 18.NAPOLI-INTER – «Giocare con il tricolore sul petto, soprattutto in Italia, non è facile, anche noi dopo il successo del 1990 non siamo riusciti a ripeterci e abbiamo vissuto una stagione molto complicata. Attraversare un momento di difficoltà come questo è normale, penso che il Napoli lo avesse messo in conto all’inizio, ma non saranno due sconfitte consecutive a far cambiare gli obiettivi alla squadra: è ancora in posizione di altissima classifica, rivincere lo scudetto si può. Non bisogna deprimersi per niente, neanche in Europa…»IL PSV HA INDEBOLITO IL NAPOLI – «No, l’obiettivo del Napoli in stagione deve essere anche la Champions. La squadra non è quella vista contro il Psv…».CAMPIONI – «Ogni epoca ha i suoi, di campioni. Noi abbiamo vinto in Europa, la Coppa Uefa allora era una competizione difficile quasi come questa Champions, e avevamo giocatori incredibili: non parlo solo di Diego, sarebbe troppo facile. Ma questo Napoli sarebbe un progetto interessante: non si può giudicare sul breve periodo, ma guardare da lontano, altrimenti la squadra non avrebbe vinto due scudetti in tre anni. Pensateci, è eccezionale. Questa è l’era di Aurelio De Laurentiis, sarà ricordato come il presidente che ha fatto grande il Napoli. I tifosi si meritano di sognare come in questo periodo, hanno la squadra per farlo, e niente può far sognare come le coppe europee».COSA PIACE DEL NAPOLI DI OGGI – «De Bruyne è appena arrivato e sta cercando di integrarsi al meglio: se ci mettiamo a criticare uno come il belga, allora è finita. Parliamo di una star, di un vincente: il suo posto in campo lo troverà sempre. L’uomo decisivo resta McTominay, che mi colpisce per le doti fisiche e per la capacità di inserimento: è un centrocampista tanto alto quanto rapido, imprevedibile in area. Spesso l’anno scorso era lui il vero attaccante. Se McTominay è pienamente integrato nel sistema di Conte, De Bruyne col tempo riuscirà a fare lo stesso». LEGGI ANCHE >>> Ultime Notizie Serie A: tutte le novità del giorno sul massimo campionato italiano
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