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·31 Maret 2025

Napoli, patto Manfredi-De Laurentiis per lo stadio: in arrivo il commissario

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Un commissario con poteri speciali, in grado di bypassare alcune lungaggini burocratiche, per accelerare il rifacimento o la costruzione di nuovi stadi in vista degli Europei 2032. È questa l’idea che il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, ha in mente.

Secondo i piani del Governo, come riporta l’edizione odierna de Il Mattino, la nomina della struttura commissariale avverrà entro un mese, con i sindaci nel ruolo di subcommissari. Particolare attenzione alla situazione di Napoli, che potrebbe vedere il capoluogo campano alle prese con una vera e propria corsa contro il tempo. L’obiettivo è quello di essere fra le cinque città italiane scelte per ospitare EURO 2032 e, soprattutto, sfruttare l’occasione per dotarsi di uno stadio all’altezza dell’evento.


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«È arrivato il momento di decidere. Bisogna scegliere una direzione e seguirla», afferma con chiarezza Abodi, rivolgendosi direttamente a Gaetano Manfredi e Aurelio De Laurentiis, i due protagonisti della trattativa per trovare la soluzione più adatta. L’accelerazione decisiva per il restyling dello stadio Diego Armando Maradona è imminente. E la svolta potrebbe essere arrivata proprio ieri, durante un incontro faccia a faccia tra il ministro dello Sport, il presidente del Napoli e il sindaco della città, moderato dal direttore de Il Mattino, Roberto Napoletano.

Nonostante alcune perplessità sollevate da De Laurentiis, l’opzione che sembra prevalere è quella della ristrutturazione del Maradona, piuttosto che la costruzione di un nuovo impianto. Il motivo principale è che lo stadio esistente offre già alcuni vantaggi, come la vicinanza alla metropolitana, un requisito fondamentale per ospitare le partite degli Europei. «Sono pronto a investire personalmente», ha annunciato De Laurentiis. «Stiamo lavorando al dossier di fattibilità degli interventi e al piano economico. Nel giro di un mese avremo tutto pronto», ha aggiunto a sua volta il sindaco Manfredi.

Il fattore tempo è cruciale, come sottolinea lo stesso Abodi, che riepiloga le prossime tappe: «Entro ottobre 2026 dovremo definire quali saranno i cinque stadi italiani scelti per gli Europei, e nella primavera del 2027 dovranno partire i cantieri». Questo significa che, nell’arco di un anno o poco più, sarà necessario avere un progetto concreto.

L’incontro si è svolto nell’ambito di “Aura Neapolis”, l’evento organizzato da Fratelli d’Italia. «Sarò io a finanziare i lavori di ristrutturazione dello stadio. La fattibilità degli interventi dipenderà dalle verifiche in corso. Mi dispiacerebbe abbandonare il Maradona, stiamo facendo di tutto per restare», dichiara De Laurentiis. Il presidente del Napoli evidenzia alcuni punti di forza dell’attuale impianto, come la presenza di stazioni della metropolitana nelle vicinanze. Tuttavia, rimangono alcuni nodi da sciogliere, come la questione dei parcheggi, degli spazi commerciali e, soprattutto, lo stato di usura di uno stadio costruito nel 1959.

A rispondere a queste problematiche sarà il dossier a cui sta lavorando l’assessore alle Infrastrutture del Comune, Eduardo Cosenza. «Vogliamo avere un quadro chiaro su fattibilità e costi», spiega il sindaco Manfredi, rispondendo punto per punto alle perplessità di De Laurentiis. «Per i parcheggi, esistono alcune centinaia di posti nel parcheggio costruito nel 1990 ma mai aperto. Inoltre, i parcheggi non devono necessariamente trovarsi sotto lo stadio: ci sono spazi disponibili nelle aree circostanti. Lo stesso discorso vale per le zone commerciali».

Resta da capire come gestire la stagione sportiva del Napoli durante i lavori. «Se decidessimo di avvicinare gli spalti al campo, la capienza si ridurrebbe di 18mila posti per settore», osserva De Laurentiis. Manfredi, però, rilancia con un’altra possibilità: «Si potrebbe aprire il terzo anello, guadagnando 8mila posti, così da avere una soluzione temporanea».

Sembra dunque prendere forma la prospettiva di una riqualificazione del Maradona, anche se Manfredi non esclude del tutto l’ipotesi di un nuovo impianto: «Una volta pronto il dossier con la valutazione economica, prenderemo una decisione. Dobbiamo affrontare la questione con pragmatismo, senza pregiudizi ideologici».

Abodi esorta De Laurentiis e Manfredi a scegliere rapidamente il percorso da intraprendere, ma entrambi sottolineano la necessità di poteri straordinari. «Ritengo fondamentale la nomina di un commissario per gli stadi, vista la complessità del tema e i tempi molto stretti», dichiara Manfredi. «Ho già presentato alla Presidenza del Consiglio una norma per istituire una piattaforma commissariale, in cui i sindaci ricopriranno il ruolo di subcommissari», replica Abodi.

In chiusura, un botta e risposta pungente. Abodi illustra le agevolazioni previste dal Governo per il finanziamento degli stadi e lancia una stoccata a Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania: «Spero che anche la Regione voglia contribuire, ma finora non ho ricevuto segnali in tal senso». De Laurentiis interviene prontamente: «Io invece ho avuto riscontri». «Bene, perché mi sembra che la Regione stia finanziando la costruzione dello stadio di Salerno. Come mai questa disparità di attenzione?», incalza Abodi. De Luca, da parte sua, aveva già chiarito in passato la posizione della Regione: «Valuteremo una possibile collaborazione, ma serve un dialogo chiaro. Abbiamo già investito 30 milioni per le Universiadi, non siamo la Banca d’Italia».

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