Napoli, rilancio del Wolfsburg per Lindstrøm: i dettagli | OneFootball

Il Wolfsburg non molla la presa per Lindstrøm e ha presentato una nuova offerta al Napoli!

Nella prossima stagione, salvo clamorosi colpi di scena, Jesper Lindstrøm non indosserà la maglia del Napoli. Il club che si sta muovendo con maggior concretezza per riuscire a chiudere il suo arrivo è il Wolfsburg. Come raccontato da Matteo Moretto nella serata di ieri, i tedeschi hanno già presentato un’offerta ufficiale ai partenopei. Si tratta di un prestito oneroso a 1 milione con diritto di riscatto fissato a 13 milioni di euro più 1 di bonus. La proposta, però, è stata rifiutata. Ma il Wolfsburg non è intenzionato a mollare la presa e ha già rilanciato con una nuova offerta. 1 milione per il prestito con il diritto di riscatto fissato a 14,5 più 1 di bonus. Nonostante non sia stata ancora raggiunta un’intesa, i due club sono fiduciosi per l’esito della trattativa.

L’avventura di Lindstrøm all’Everton

La stagione 2024/25 di Jesper Lindstrøm con la maglia dell’Everton si è rivelata una delle parentesi più deludenti della carriera del giovane talento danese. Arrivato in Premier League in prestito dal Napoli, Lindstrøm avrebbe dovuto rappresentare un elemento in grado di aggiungere qualità, imprevedibilità e dinamismo alla trequarti dei Toffees. In realtà, il suo impatto è stato ben al di sotto delle attese, complice una serie di fattori che ne hanno condizionato pesantemente il rendimento e la continuità. Reduce da una stagione anonima a Napoli, il classe 2000 sembrava avere bisogno di un cambio di scenario e di un campionato più fisico come quello inglese per rilanciarsi. L’Everton, squadra storica ma reduce da stagioni difficili, gli offriva una vetrina importante e una maglia da titolare tutt’altro che fuori portata. Soprattutto considerando la cronica mancanza di fantasia in fase offensiva mostrata dal club nelle ultime annate. Nonostante le buone premesse, Lindstrøm non è mai riuscito a imporsi realmente. Il tecnico dell’Everton, Sean Dyche, non è sembrato convinto delle caratteristiche del danese. Probabilmente forse poco adatto al suo gioco diretto e fisico, basato più sull’intensità e sul sacrificio che sulla rifinitura e sull’estro.