Juventusnews24
·8 Oktober 2025
Napoli, scoppia il caso Osimhen: la difesa contrattacca: «Nessun illecito, solo normali trattative». La nota dei legali di De Laurentiis e tutti i dettagli su quello che sta accadendo

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“Non emerge un disegno illecito, bensì la normale dinamica di una trattativa”. Con queste parole, il collegio difensivo del Napoli ha replicato con fermezza alle notizie emerse in questi giorni relative all’indagine sulle presunte plusvalenze fittizie nell’operazione che ha portato Victor Osimhen in azzurro.
In una nota ufficiale diffusa dall’Ansa, gli avvocati Gino Fabio Fulgeri, Gaetano Scalise e Lorenzo Contrada hanno espresso “stupore” per la pubblicazione sulla stampa (in particolare su La Repubblica) di atti d’indagine che, per legge, avrebbero dovuto rimanere segreti. Una fuga di notizie che, secondo i legali, “viola espressamente il divieto stabilito dalla legge” e lede i principi di riservatezza e il diritto di difesa.
La difesa ha poi affrontato il merito delle intercettazioni pubblicate, sostenendo che le frasi riportate siano state “estrapolate da un contesto dialettico ben più ampio”. Secondo gli avvocati, solo una lettura completa e obiettiva delle conversazioni permetterebbe di coglierne il “reale significato”, ben lontano da qualsiasi ipotesi di reato.
A sostegno della loro tesi, i legali del club di Aurelio De Laurentiis hanno aggiunto un dettaglio fondamentale. Gli stessi interlocutori le cui frasi sono state intercettate “sono stati già ampiamente sentiti dai Pubblici Ministeri” nei mesi scorsi, ma solo in qualità di “persone informate sui fatti” e non di indagati.
In quella sede, hanno spiegato gli avvocati, sono state fornite “spiegazioni puntuali, chiare e convincenti”, tali da escludere qualsiasi rilevanza penale delle loro conversazioni.
La posizione del Napoli è quindi netta. L’operazione Osimhen (accostato anche alla Juve), secondo la difesa, rientra nella “fisiologica” dinamica del calciomercato e non presenta alcun profilo penalmente rilevante. La battaglia legale è appena iniziata, ma il club partenopeo, in attesa dell’udienza preliminare del 6 novembre, ha voluto subito mettere in chiaro la sua posizione, contrattaccando con forza sul piano mediatico e legale.