Nei momenti più delicati ecco i “muscoli del capitano” Marten De Roon: oltre le difficoltà per portare all’Atalanta lo Scudetto | OneFootball

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·10 Maret 2025

Nei momenti più delicati ecco i “muscoli del capitano” Marten De Roon: oltre le difficoltà per portare all’Atalanta lo Scudetto

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I “muscoli del capitano” Marten De Roon: simbolo della compattezza dell’Atalanta tra onori, doveri e responsabilità nel scrivere ogni pagina di storia

De Gregori nel 1982 aveva predetto in largo anticipo quello che sarebbero stato Marten De Roon all’Atalanta (a quei tempi tra la Serie C e la B) quando scrisse “I muscoli del capitano”. Il capitano olandese dai muscoli di plastica e di metano, colui che non teme mai la paura a centrocampo, con la squadra che risponde sempre presente ai suoi ordini: a comando di una nave chiamata Atalanta, avente il dovere di portarla oltre i confini del mondo.

Un leader che non ha mai mancato in termini di impegno e soprattutto di responsabilità. Una nave con un motore da un milione di cavalli dove lui è il primo a trascinarla in mezzo ai ghiacci tropicali. Il primo ad essere ambizioso, in prima linea quando ci s’imbatte in un brutto iceberg, mettendo l’Atalanta Bergamasca Calcio davanti ad ogni cosa (anche di se stesso).


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Proprio nel momento in cui l’ambiente nerazzurro aveva bisogno di ricompattarsi, considerando che il disfattismo generale aveva preso il sopravvento, De Roon si carica (come ha sempre fatto) la squadra sulle spalle dimostrando di avere grande sangue nelle vene dominando la Juve allo Stadium: lotta, combatte a centrocampo, il primo a voler rubare la palla agli avversari e ovviamente il goal con quell’urlo liberatorio proprio come se urlasse “terra” alla sua ciurma atalantina.

L’erede di Stromberg, colui che non ha saputo resistere al richiamo delle mura di Città Alta come Bonacina che ritornò nonostante la B; la costanza nell’esserci sempre come Bellini e ovviamente leader della cavalcata di Dublino.

Un contesto squadra dove seppur in certi momenti ci sia un po’ di nebbia, per quanto sia difficile da attraversare, tenderà ad annunciare il sole splendente (alias Scudetto), e ora più che mai si può andare avanti tranquillamente: con l’entusiasmo di un ragazzino e l’esperienza di un leader. In poche parole, Marten De Roon.

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